Forlì, edicolanti e tabaccai si preparano al green pass

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Dal 1° febbraio il green pass sarà da esibire in edicola, solo se al chiuso, e dal tabaccaio. Firmato, ieri, il Dpcm legato all’ultimo decreto che ha introdotto, il 5 gennaio scorso, l’obbligo vaccinale per gli over 50. Il documento in questione riguarda le nuove norme sull’uso della certificazione verde nei negozi. Niente certificato per le edicole all’aperto, i cosiddetti chioschi, mentre dovrebbe servire per chi vende giornali all’interno di immobili al chiuso. «La salute al primo posto – afferma la rappresentante forlivese del Sindacato nazionale autonomo giornalai (Snag), Marinella Portolani -. I giornalai devono essere tutelati oggi come quando all’epoca ci chiesero di consegnare i quotidiani a casa nel pieno della prima ondata della pandemia. In quell’occasione chiedemmo garanzie».


La certificazione verde, che comprende anche il tampone, sarà necessaria anche per entrare dal tabaccaio. Questa tipologia di negozi, che nel corso del lockdown erano stati considerati fra i negozi essenziali e dunque accessibili senza pass, ora sono fuori dall’elenco stilato ieri. La motivazione sarebbe legata al fatto che alcune tabaccherie hanno anche all’interno slot-machine e altri apparecchi di gioco. «Come attività, in Italia, serviamo 13 milioni di persone, vale a dire che in ogni tabaccheria si recano in media dai 250 ai 300 clienti – spiega il presidente della Federazione Italiana Tabaccai Forlì-Cesena, Onorio Bellini –. Siamo favorevoli al green pass ma credo che sarà complicato gestire questo numero elevato di clienti».

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