Forlì, dall'Esercito alla Polizia locale: "Ho imparato a rapportarmi con il mondo arabo"

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Lasciare l’Esercito per realizzare il sogno di formare una famiglia, e in seguito entrare nella Polizia locale per realizzare il sogno di indossare una divisa. Tra i dieci nuovi agenti in servizio nel Comando di Forlì, c’è anche la storia particolare di Anna Maria Calcagno, 31 anni, non solo per la scelta professionale, ma anche perché il passato nell’Esercito italiano le ha permesso di sviluppare una conoscenza del mondo arabo, utile per comprendere e rapportarsi con chi è originario di quella parte di mondo, superando magari qualche pregiudizio. «Ho scelto di interrompere il mio percorso nell’Esercito quando ho deciso che era arrivato il momento di farmi una famiglia. Anche mio marito è nell’Esercito, ha fatto missioni all’estero con il 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste”. Quando mio figlio ha avuto un’età un po’ più indipendente ho pensato che fosse arrivato il tempo di pensare a me e siccome il mio sogno nel cassetto era quello di indossare una divisa, ho fatto il concorso e sono in graduatoria a Cesena. Intanto però è arrivata l’occasione di lavorare con un contratto a tempo determinato a Forlì e sono felicissima perchè è la città dove vivo. Mi fa piacere anche perché così posso viverla meglio, contribuire a migliorarla e capire la popolazione. Ringrazio la mia famiglia e la Polizia locale per avermi accolta e dato questa possibilità. Ho imparato a rapportarmi con il mondo arabo: musulmani e cattolici sono due porte dello stesso palazzo».

 

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