Forlì. Croce Verde invia 200 letti in Romania per i rifugiati

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Continua l’impegno umanitario della Croce Verde Meldola Predappio per il popolo ucraino. Appena dieci giorni fa, l’onlus coordinata da Ferdinando Avenali ha inviato a Cluj Napoca, in Romania, 2 tonnellate di biscotti e scatolame vario, latte in polvere, biberon, pannolini e vestiario per bimbi, assorbenti, salviette, 200 lenzuoli, federe e copriletto, giochi e cancelleria, decine di paia di scarpe nuove da donna e da bambino, e 140 chili di farmaci, dentifrici e articoli sanitari. «Tutto il materiale – precisa il presidente croceverdino – è stato preso in carico dal console italiano a Cluj e dal prefetto locale, che hanno il compito di coordinare, assieme a Croce Rossa e Vigili del Fuoco, il lavoro di aiuto e assistenza ai profughi ucraini giunti a migliaia anche in Romania». Proprio in occasione di quella spedizione, Avenali viene a sapere del crescente afflusso di esuli, costretti a dormire in terra per mancanza di letti. «Alcuni nostri amici di Mirandola coi quali collaboriamo da tempo – dichiara – ci avevano appena informato che a Pievelago, nel Modenese, c’è una struttura ricettiva per gruppi non più utilizzata, ma ancora arredata di tutto punto. Siamo andati in sopralluogo e abbiamo notato decine di letti in ottimo stato». Ai volontari croceverdini non è parso vero di chiedere alla locale amministrazione comunale di acquisire il tutto per trasferirlo in Romania. La squadra caritativa coordinata da Avenali, ha lavorato due giorni per smontare 200 letti completi di materassi, coperte, lenzuola, copriletti e cuscini, e caricarli su un camion. «Ci hanno dato una mano anche alcuni amministratori e volontari della Misericordia locale, che ringraziamo di cuore». L’arrivo del tir in Romania è previsto per martedì. Un primo carico di 50 letti verrà scaricato a Gherla, dove hanno montato una tendopoli organizzata dall’Associazione Futura e dal Comites, organizzazione di imprenditori italiani. Il resto sarà inviato al confine con l’Ucraina, a disposizione di un centro di accoglienza gestito dal gruppo Don Orione. Avenali annuncia l’allestimento di altre missioni umanitarie, in base alle esigenze riscontrate dai referenti locali. Anche se, in cuor suo, il presidente croceverdino confida che l’emergenza abbia presto fine, con il cessare delle ostilità: «Il miglior augurio che possiamo fare ai profughi e a chi li accoglie, è una parola sola: pace».

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