Forlì. Come evitare i pericoli in rete, incontro per gli studenti

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Si passano ore e ore a usare app e social sui propri smartphone ma spesso senza avere la giusta consapevolezza e attenzione, per questo la città di Forlì cerca di sensibilizzare i giovani. Lunedì 17 aprile dalle 10 alle 11.30, alla Fabbrica delle Candele, si terrà un incontro rivolto ai giovani delle scuole di primo e di secondo grado sul tema della “Cyber security e legalità”, presente all’interno del progetto “Intr@Apprendere intrecci educativi e competenze trasversali”. Il dibattito sarà condotto dal giornalista Luca Pagliari e prenderanno parte al discorso anche Matteo Cecchini e Vera Tucci fondatori della T-consulting Srl di Forlì, società che gestisce l’information technology nelle aziende, occupandosi principalmente dell’infrastruttura informatica e della sicurezza. Come si proteggono i propri dati personali? Come si protegge la propria reputazione in rete in virtù del fatto che quando pubblichi qualcosa rimane e non si cancella? Come riconoscere i principali pericoli in rete? «Lo spirito dell’incontro – raccontano Matteo Cecchini e Vera Tucci – è quello di sensibilizzare alla consapevolezza in rete e alla sicurezza dei propri dati e io digitale. L’impatto del mondo cibernetico sulle nostre vite ormai è molto forte e può provocare dei riflessi a breve e a lungo termine. Spesso viene a contatto con la ricerca di un percorso lavorativo futuro e su questo i giovani di oggi devono prestare attenzione». Per i creatori del progetto l’obiettivo è di indurre importanti riflessioni e spiegare quanto è importante e influisce sulle vite di tutti, personali e lavorative, la trasformazione digitale e di quanto siano importanti le competenze e gestire, con consapevolezza e sicurezza, la propria presenza in rete in questo settore. «Questo è il penultimo incontro di un lungo percorso partito lo scorso giugno che ha visto un’ottima partecipazione, – spiega Valentina Vimari, presidente associazione “Un’altra storia” Aps, associazione organizzatrice del progetto – mediamente anche più di 550 studenti. Si farà una chiacchierata con i ragazzi per cercare di capire cosa significa essere presenti in rete e cosa comporta il postare foto e pubblicarle sui social. Un grazie all’assessora Paola Casara che è stata sia un sostegno economico ma anche una forte ispiratrice e portatrice di numerosi consigli. Non è un percorso tecnico ma è un ciclo di incontri volto a formare i ragazzi sia sull’educazione civica che sull’orientamento professionale». Un mondo in cui tutto è all’interno del cellulare per semplificare e velocizzare tutte le attività, anche il fare amicizia e condividere i dati personali, serve ora più che mai una maggiore consapevolezza. «Credo che – conclude Paola Casara – il raccontare tramite l’esperienza avvicini il mondo dei giovani e aiuti meglio nella comprensione».

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