Forlì, Cgil: "Bene i bonus a lavoratori, ma consultare i sindacati"

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Tredicesima, premi e “bonus” in busta paga. È consuetudine per le aziende premiare i lavoratori per le prestazioni svolte e l’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Una sorta di regalo di Natale che la segretaria generale di Cgil Forlì, Maria Giorgini, sottolinea essere il «riconoscimento per qualcosa che i dipendenti si sono meritati». «Nessuno regala nulla – ribadisce – quindi se il datore di lavoro ha scelto di gratificare i suoi collaboratori con un’elargizione economica è perché sono stati raggiunti i risultati che l’azienda si era prefissata, e questo grazie all’impegno dei lavoratori». Tra le imprese del Forlivese che anche quest’anno hanno premiato i dipendenti, anche la Marcegaglia, che ha regalato a tutti oltre 1000 euro in più in busta paga. Un’abitudine «sicuramente positiva – afferma la segretaria di Cgil – ma è importante che questi emolumenti vengano concordati con le associazioni sindacali». Il rischio, non facendolo, è che «questi bonus vengano distribuiti “una tantum” e in maniera iniqua tra i dipendenti. Per fare un’operazione che non favorisca nessuno a scapito di altri, è necessario individuare criteri condivisi insieme alla rsu aziendale o alle associazioni sindacali, così che la premialità sia la stessa per tutti o venga assegnata in base a caratteristiche specifiche fissate in anticipo e uguali per tutti».

Evitare situazioni spiacevoli

In generale, comunque, Giorgini spiega che la maggior parte delle premialità erogate nelle grandi e medie imprese è stata «preventivamente negoziata con le Rsu e le organizzazioni sindacali, in un contesto di condivisione e confronto con i sindacati, cosa che noi ricordiamo essere bene attivare sempre, per molte occasioni, non solo per l'erogazione dei premi». Per quanto riguarda i bonus e i “regali di Natale”, la segretaria di Cgil rammenta che nel caso in cui le elargizioni avvengano in maniera discriminante, «le associazioni sindacali, generalmente, ne sono messe al corrente. Si possono creare situazioni spiacevoli, che, appunto, è bene evitare avviando i confronti preventivi con noi».

Al netto delle incongruenze che possono essere evidenziate nei vari contesti, «i bonus sono sempre riconoscimenti importanti e positivi, che nelle grandi e medie imprese è sempre stata consuetudine dare ai dipendenti, è sempre stata una consuetudine». «Che oggi faccia più “notizia” – sottolinea – è una conseguenza della crisi che stiamo vivendo, e del fatto che alcune aziende non hanno più avuto questi riconoscimenti nei confronti dei collaboratori anche a causa della difficile situazione economica».

Antonio ed Emma Marcegaglia - entrambi Amministratori delegati e, rispettivamente, presidente e vicepresidente della Marcegaglia Steel spa - hanno deciso di distribuire, in ragione degli straordinari risultati raggiunti dal gruppo nel 2021, un premio di produttività doppio a tutte le maestranze degli stabilimenti italiani, che riceveranno così un premio medio superiore a mille euro ciascuno. «In un periodo molto difficile come quello che stiamo, purtroppo, ancora vivendo – spiegano i Marcegaglia – abbiamo voluto dare un segnale concreto di ringraziamento e attenzione ai nostri dipendenti e alle loro famiglie. L’azienda chiude il 2021 con risultati storici, i migliori di sempre: ci sembrava corretto, visti i valori fondanti che ci hanno trasmesso i nostri genitori e che ancora oggi ispirano il nostro modo di fare impresa, “condividere” questi risultati con tutte le persone che lavorano con noi, che sono il primo e più prezioso dei capitali Marcegaglia. Risorse fondamentali per raggiungere gli obiettivi sempre più ambiziosi di una crescita attenta e inclusiva, che abbia alla base tre parole chiave: valore, sostenibilità, resilienza». L'azienda ha informato i sindacati aziendali e le organizzazioni di categoria, ricevendo un positivo apprezzamento per l’iniziativa.

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