Forlì. Caro affitti studenti, Sunia: "Più tasse alle case sfitte"

«C’è bisogno di una politica abitativa seria e concreta che dia risposte al cittadino. È assurdo che studenti e lavoratori fuori sede paghino 470 euro per un posto letto a Forlì», queste le parole di Milad Basir, presidente della Federconsumatori e del Sunia provinciale, sul tema del caro affitti. Un problema sempre attuale, che si ripresenta ogni anno e che sta raggiungendo ormai l’acme della sua recrudescenza. I prezzi esorbitanti condannano giovani e giovanissimi, oltre che intere famiglie, ad arrangiarsi cercando soluzioni di fortuna, sempre più spesso nella parte oscura del mercato fatta di subaffitto illegale e nero. Da Milano è partita la protesta degli studenti universitari, che da giorni stazionano e dormono in tenda davanti agli atenei. Chiedono che ci sia un dialogo costante con le istituzioni, per far sì che si trovi una soluzione rapida e duratura. Tradotto: bisogna ampliare il numero delle case a disposizione dei fuori sede e investire nella creazione di nuovi posti letto nelle residenze universitarie. La protesta ha raggiunto anche la sede del Ministero dell’Università e della Ricerca a Roma, toccando così il nervo scoperto del dente. Il nono congresso nazionale di Federconsumatori in un ordine del giorno approvato all’unanimità esprime solidarietà e vicinanza alla protesta dell’Udu e agli studenti in merito al caro affitti e al caro bollette auspicando che il Governo e gli enti locali riescano ad affrontare il tema in termini operativi dando risposta pratica a queste emergenze. Per tutta risposta la ministra Anna Maria Bernini, titolare del dicastero, ha chiesto un censimento di tutti gli immobili inutilizzati da poter ridestinare nel mercato a prezzi vantaggiosi. Il Governo ha sbloccato 660 milioni di euro da investire. «Questi soldi sono una goccia in un oceano. Bisognerebbe richiamare gli enti pubblici, le banche, le fondazioni e la Chiesa alla loro responsabilità sociale. C’è un’emergenza e il patrimonio immobiliare che possiedono queste realtà potrebbe coprire una parte del fabbisogno. Questo riguarda anche i privati che preferiscono tenere un appartamento chiuso piuttosto che affittarlo a uno studente o a uno straniero. Io proporrei di applicare un livello di tassazione diversificata, aumentando l’Imu a coloro che decidono di non affittare l’appartamento vuoto, garantendo al contempo una riduzione delle tasse a chi, invece, decide di farlo. In questa provincia ci sono circa cinquemila immobili da utilizzare, il 15% dei quali è inutilizzato da tempo. Si tratta di 614 case da poter ristrutturare e rendere fruibili, attingendo dalle risorse del Pnrr», prosegue Basir. Aumentare la disponibilità degli alloggi e sdoganare gli accordi territoriali atti a calmierare – com’è già stato fatto da Modigliana a Sarsina – i contratti di locazione sono i due cavalli di battaglia del Sunia, il sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari. che in una nota esprime vicinanza agli studenti: «Il Sunia di Forlì e Cesena sarà a fianco degli studenti in questa battaglia per garantire e assicurare a loro il diritto sacrosanto alla casa, così come è sancito dalla nostra Costituzione e dal diritto internazionale». Dall’Udu di Forlì non escludono future manifestazioni o mobilitazioni, anche se «per il momento non sono previste», come conferma Francesca Rondoni, rappresentante dell’associazione. Coop Alleanza 3.0 è al fianco degli studenti universitari che nelle maggiori città italiane stanno protestando in questi giorni per i costi insostenibili che pesano sugli studenti fuori sede. «I nostri giovani soci e le loro famiglie ci hanno chiesto alla Cooperativa di essere al fianco degli studenti in modo concreto e tangibile: non possiamo intervenire direttamente sul problema del caro affitti, ma possiamo aiutarli a fare la spesa e difendere il loro potere d’acquisto». In queste ore i consigli di zona soci si stanno organizzando per testimoniare la propria vicinanza e solidarietà agli studenti in protesta. «Davanti a proteste che segnalano una situazione grave, la Cooperativa è chiamata a fare la propria parte e svolgere il suo ruolo – dichiara il presidente Mario Cifiello – essere al fianco degli studenti significa anche tutelare il futuro di tutti».