Forlì. Cantieri pubblici a rilento "colpa dei rincari"

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Si potrebbe chiamare l’estate dei lavori in corso. Le ditte lavorano sodo, perfino in pieno luglio quando il sole cuoce il cemento e l’aria divora l’ossigeno per portare avanti i numerosi cantieri aperti in città. Con il nuovo decreto aiuti, il Comune non blocca i lavori e, anzi, rimette in moto la macchina delle progettazioni. «Al momento non ci sono cantieri fermi a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, al massimo ce ne sono alcuni che hanno rallentato – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Vittorio Cicognani -. Una conseguenza legata ai tempi necessari per adeguarci alla normativa e capire bene come applicarla. Del resto non c’è nessuna problematica particolare, ciò non significa prendere la questione sottogamba ma al momento, grazie allo sforzo enorme degli uffici, stiamo portando avanti le progettazioni». Slitta in estate l’intervento di recupero dell’ex Gil (4 milioni complessivi), mentre prosegue il restauro del monumento in piazzale della Vittoria. Sono indietro i lavori che interessano i giardini pubblici (Parco della Resistenza) in quanto la progettazione legata alla fontana è stata rivista rispetto all’idea iniziale in più si è aggiunta la realizzazione dei bagni pubblici, dell’illuminazione e della videosorveglianza. Attualmente è in corso il restauro della parte storica dei giardini. A ciò si aggiunge anche tutta la manutenzione ordinaria per il rifacimento dei marciapiedi di alcune aree forlivesi (450mila euro) e la manutenzione scolastica (a breve termineranno i lavori per la nuova copertura della scuola ai Romiti). In ritardo, rispetto al cronoprogramma iniziale, il cantiere che interessa palazzo Albertini. «Qui, alla fine, i lavori non si sono mai interrotti – prosegue l’assessore -, però abbiamo dovuto riorganizzare il lavoro». «In questo particolare contesto – fa eco Gianluca Foca dirigente comunale –, tanto ne ha risentito l’intervento riguardante l’impiantistica. Un settore che ha visto rincari fino al 100%. Ora, dopo il decreto aiuti, speriamo venga presto istituito un fondo per la prosecuzione delle opere finanziate dal Pnrr, in certe circostanze si parla di un aumento dei costi pari al 20-30% in più rispetto alla progettazione iniziale». Ed è proprio grazie ai fondi del Pnrr che la città di Forlì potrà vedere la nuova scuola media Maroncelli. Un intervento da quasi 8 milioni di euro, di cui 6,8 in arrivo dal Pnrr ai quali si aggiunge anche un milione di euro di risorse comunali. «In settembre partiremo con la demolizione della vecchia scuola - precisa Foca-, una volta conclusa questa operazione si partirà con la costruzione del nuovo plesso scolastico. Non dimentichiamo che a tutto ciò si aggiunge anche il secondo stralcio di lavori previsti a Palazzo del Merenda e quelli per il quarto stralcio del museo San Domenico». Il Comune, inoltre, è in attesa di capire l’esito dei bandi in cui ha presentato gli interventi di riqualificazione di due impianti sportivi come il Pala Galassi (2 milioni di euro) e il Roncolido (2,5 milioni di euro). «Nel primo caso si tratta di un intervento legato all’efficientamento degli impianti e di restyling – conclude Cicognani -. Nel secondo, invece, vogliamo creare un centro polivalente per le discipline sportive all’aperto (non il classico calcio ndr), recuperare l’area verde e rimettere mano all’edificio da destinare al settore ricettivo-ristorazione, un po’ come era in passato».

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