Forlì, buttafuori di un locale aggredì cliente: condannato

Era stato malmenato all’uscita da un locale da ballo di Cesena, riportando gravi lesioni. Ora il giudice Sonia Serafini gli ha riconosciuto una provvisionale di 5mila euro, condannando l’aggressore a 4 mesi. Protagonista un artigiano 40enne forlivese che in quella serata del settembre 2016 aveva riportato una prognosi iniziale di 30 giorni, per “trauma cranico con coefficienti ematici diffusi, frattura della squama dell’osso occipitale e ferita lacero contusa del cuoio capelluto”. Ancora a distanza di anni l’uomo non è in grado di percepire gli odori, conseguenza clinica che i medici avevano ricondotto al grave trauma cranico patito.
Secondo quanto ricostruito nel processo, il forlivese 40enne, difeso dagli avvocati Giovanni Principato e Andrea Romagnoli, parte civile nel processo, quella sera del settembre 2016 si trovava con amici nel locale Misakè di Cesena, dove veniva trascinato fuori dai buttafuori in quanto accusato di aver provocato disturbo agli altri avventori presenti sulla pista da ballo. A nulla valevano le rimostranze dell’uomo e degli amici, che riferivano invece di essere stati molestati ed infastiditi da un gruppo di stranieri maghrebini che, ballando, urtavano gli altri occupanti la pista, tra cui appunto il quarantenne. A seguito di alterco verbale, due addetti alla sicurezza del locale intervenivano, però accanendosi sul solo italiano, il quale dopo essere stato trascinato fuori dal locale, veniva spinto fino a perdere l’equilibrio. Dopo essersi rialzato, veniva violentemente colpito al volto da altro addetto, che interveniva di lato. Il potente colpo stordiva immediatamente il cliente che franava al suolo privo di sensi, picchiando il capo contro l’asfalto.