Forlì, Boni e Havel nel segno di Caterina Sforza

Avviene nel nome di Caterina Sforza l’inaugurazione della seconda stagione dell’Arena San Domenico di Forlì, uno spazio realizzato dall’Amministrazione comunale per accogliere in piena sicurezza musica e spettacoli dal vivo. Dedicati a colei che fu l’amata-odiata signora di Forlì dal 1488 al 1499, i tre giorni di “Caterina di Forlì. Accento di libertà”, con la direzione artistica di Davide Rondoni, hanno inizio oggi, giovedì 3 giugno (ore 20.30), con una prima nazionale assoluta. Accompagnato dal Quartetto d’archi dell’orchestra Bruno Maderna, l’attore, sceneggiatore e regista Alessio Boni presenta a Forlì lo spettacolo “Chiamala ancora, chiamala sempre”, «una proposta poetica – spiega Rondoni – grazie a cui uno dei più grandi attori italiani porta in scena la voce dei poeti che la libertà chiamano sempre, in ogni epoca e in ogni frangente, con i suoi mille nomi: perché senza la libertà non si respira, e i cuori si avviliscono».

Boni nel suo recital propone letture di brani in prosa e poesia scelti da Rondoni fra le pagine di Baudelaire, Rimbaud, Kavafis, Achmatova, Thomas, Luzi, Pasolini, Saraijlic, Miloszc, con una dedica in particolare a Václav Havel, scrittore dissidente poi divenuto presidente nel 1993 della nuova Repubblica Ceca. Il “Festival di Caterina” gli dedica un’attenzione particolare perché il suo “Il potere dei senza potere” fu pubblicato per la prima volta proprio a Forlì nel 1979 per iniziativa di don Francesco Ricci.

Ospite del festival è anche il pittore Omar Galliani, che alla signora della città dedica il progetto “Come sei bella, come sei…” grazie al quale a Caterina Sforza viene attribuito un volto contemporaneo. L’allestimento dell’opera viene inaugurato il 4 giugno all’Oratorio di San Sebastiano e resta visitabile fino al 20 giugno.

Non manca neppure un omaggio a Dante: venerdì 4 giugno, alle 20.30, la carovana musicale BandaDante di Ambrogio Sparagna e l’Orchestra di musica popolare dell’Auditorium di Roma ripercorrono il viaggio del sommo poeta attraverso i ritmi della musica popolare italiana, e brani originali del compositore e musicologo laziale, ispirati alla Divina Commedia.

Sabato 5 giugno, infine,viene ricordato Giovanni Gastel, grande fotografo italiano recentemente scomparso, che ha dedicato la sua opera al mondo della moda e della grazia femminile. Poco prima della scomparsa Gastel aveva pubblicato il libro “Dare del tu alla bellezza” insieme all’amico Davide Rondoni: un dialogo tra fotografia e poesia che viene presentato al festival dall’editore d’arte faentino Lamberto Fabbri. La serata, dal titolo “Le belle e le tigri” viene aperta da “Caterina”, uno studio di Orto del Brogliaccio per la regia e drammaturgia di Federico Bellini, cui segue l’esibizione delle cantanti forlivesi Elena Faggi, Matilde Montanari con i Bodam Project e Costanza Ragazzini. I Ranaway, giovani musicisti forlivesi nati da un progetto di Cosascuola Music Academy, accompagnano la performance dell’atelier d’arte di Julieta Manassas. Libero
www.festivalcaterinaforli.it

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