Forlì. Archivio comunale, persi i due terzi del patrimonio

«Tutti i beni presenti nell’Archivio comunale di via Asiago sono stati spostati al Ronco, in particolare nell’ex punto vendita di Conad che ce lo ha messo a disposizione per un anno. Purtroppo due terzi del patrimonio sono andati persi con l’alluvione del 16 maggio scorso». Fa il punto l’assessore alla cultura Valerio Melandri che, insieme al sindaco Gian Luca Zattini, ha accompagnato il ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano in visita nei siti culturali danneggiati con l’esondazione del fiume Montone per un confronto sulle modalità di intervento più idonee e sui progetti di recupero. All’ingresso dell’Archivio in via Asiago un ritratto in bianco e nero di Secondo Casadei, uno dei pochi pezzi salvati e non ancora trasferiti al Ronco. «Per il terzo anno in settembre proponiamo un evento sul liscio, se è da queste parti è il benvenuto – è l’invito di Zattini a Sangiuliano –. La nostra piazza non è mai stata così bella come quando si esibì Casadei». Ad accompagnare il ministro anche la coordinatrice provinciale di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri e il viceministro Galeazzo Bignami. Una volta raggiunto quel che resta dell’Archivio comunale, Sangiuliano ha potuto vedere con i propri occhi quelli che sono stati i danni al patrimonio culturale. «Nelle ore immediatamente successive all’alluvione in Emilia Romagna, oltre a esprimere il più sentito cordoglio per le vittime e la vicinanza alle comunità colpite, avevo detto che la priorità era provvedere alle persone – afferma l’esponente dell’Esecutivo –. Invece oggi (ieri per chi legge ndr) sono qui per una ricognizione insieme ai tecnici del Ministero e per un’attenta valutazione dei danni al patrimonio artistico-culturale».

La visita è partita nel pomeriggio all’archivio della biblioteca del Seminario. Sono proprio il vescovo Livio Corazza e il rettore don Andrea Carubia a spiegare quanto accaduto il 16 maggio scorso mostrando anche un video al ministro. «Non immaginavamo una cosa del genere, la mattina ci siamo svegliati e tutto era sommerso – racconta monsignor Corazza –. C’è stata però una gara di solidarietà, sono stati circa 500 i volontari che si sono mobilitati per aiutarci a recuperare i 150mila volumi presenti nel seminterrato. E’ chiaro che dovremo ragionare per realizzare un nuovo deposito della biblioteca». Don Andrea Carubia, invece, mostra alcune tele che si sono state salvate. E’ lo stesso ministro alla cultura Gennaro Sangiuliano poi a rassicurare: «Nel decreto-legge Alluvione dell’1 giugno scorso, per tutelare il patrimonio culturale delle aree colpite, abbiamo previsto di aumentare di un euro i biglietti di tutti i musei statali, per il periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre. La misura potrà essere prorogata di altri tre mesi se necessario. Con l’andamento eccezionale dei musei italiani in questa stagione, segnata da grandi afflussi, avremo già una cospicua somma da investire per la rigenerazione del patrimonio danneggiato. Se occorrerà, troveremo altre risorse. Nei prossimi giorni, ho in programma un incontro con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, per parlare di questi temi».

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