Forlì. "Romiti trattati come una discarica"

«I Romiti sono trattati come una discarica. Adesso basta». L’allarme lanciato poche settimane fa dalle pagine del “Corriere” sembra caduto nel vuoto e così Stefano Valmori, coordinatore del Comitato di quartiere, alza ulteriormente la voce, chiedendo ai residenti di smettere di abbandonare i rifiuti in strade e aree verde, dimostrando di voler far tornare il quartiere a prima dell’alluvione, ma rivolge anche un appello anche a Comune, Alea, Polizia locale e Gev, perchè aumentino i controlli sia sulla strada sia in attraverso i dati telematici, elevando anche sanzioni. «Tutti i giorni – spiega Valmori – troviamo nelle vie del quartiere, da viale Bologna, via Consolare, via Sapinia, via Locchi, via Martiri delle Foibe, via Monte San Gabriele, via Cormons, via Nervesa, via Valeria, via Tito Papirio, via Stellatina e nelle aree verdi “Balducci”, “Santarelli” e “8ª Brigata” piene di rifiuti, sacchi dell’umido, dell’indifferenziata, scatoloni, plastica. Capisco che ci siano ancora persone che stanno sistemando le cantine, ma dai sopralluoghi solo il 20 per cento delle cose abbandonate sembrano alluvionate, il resto è tutta roba che la gente butta. Abbiamo saputo che la notte arrivano anche dei camioncini per scaricare rifiuti ai Romiti. Se qualcuno sta facendo ancora pulizie delle cantine è giusto che le metta fuori come indicato da Alea, magari telefonando per farle recuperare senza lasciarle giorni fuori, ma non ci sta più bene che gli altri oggetti siamo abbandonati come fossimo una discarica. Con Alea stiamo collaborando, ma appena passano a pulire, dopo un’ora ci sono altri abbandoni nello stesso punto». Una situazione che dura da settimane, tanto che il Comitato di quartiere lancia un ultimatum. «Se si continua così – dice Valmori – il Comitato farà un passo indietro e non darà più una mano ai residenti. In più chiediamo ad Amministrazione, Polizia locale, Alea e Gev di fare più controlli, incrociando anche i dati tra chi ha subito danni e chi non ha chiesto nuovi bidoni. Ai cittadini basta chiederli al numero verde di Alea. E a loro chiediamo che segnalino se vedono cose anomale di persone che vengano a svuotare rifiuti nel nostro territorio».