Forlì. Allarme Ascom: "Ad agosto più vetrine chiuse"

«Si annuncia un agosto con più serrande abbassate del solito, complici le condizioni climatiche che hanno rallentato i consumi e che quindi stimoleranno gli esercenti forlivesi a concedersi qualche giorno di riposo in più. Consumi, tra l’altro, che in questo momento non stanno andando benissimo». Ad affermarlo è Alberto Zattini, direttore di Confcommercio secondo il quale a spingere le attività forlivesi a prolungare le ferie saranno anche i cantieri avviati in centro storico. «Gli importanti lavori che si stanno realizzando su corso della Repubblica - continua Zattini - inevitabilmente creano dei disagi alla circolazione e di conseguenza è probabile che gli esercenti del tratto interessato dal cantiere, ma anche quelli delle zone limitrofe, approfitteranno della bassa affluenza di clienti per osservare un periodo di sospensione dell’attività». Si prospetta un anno, dunque, in controtendenza con quelli passati. Infatti, secondo i dati raccolti da Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Forlì attraverso il tradizionale sondaggio estivo effettuato su circa 50 di imprese nel territorio forlivese, erano sempre meno gli esercenti che sceglievano di chiudere per una o più settimane mentre si era affermata l’abitudine di limitare l’apertura alle sole ore del mattino oppure di posticipare quella del pomeriggio intorno alle 17 . «Tante sono le attività che effettueranno la chiusura durante il pomeriggio del sabato - sottolinea il direttore di Confcommercio - e quelle che qualche giorno di ferie se lo sono già concesse nel mese di luglio o nei mesi precedenti».

Capitolo a parte è dedicato a chi vende online. Da una indagine effettuata su circa 50 attività del comprensorio forlivese, prevalentemente pubblici esercizi, emerge che il 25% degli intervistati ha imboccato la strada della “digitalizzazione”. «Gli anni vissuti in piena pandemia hanno profondamente cambiato le abitudini di molti consumatori e al contempo hanno spinto molte imprese forlivesi ad imboccare la strada dell’innovazione - conclude Zattini -. Molti esercenti alle vendite del negozio fisico hanno aggiunto quelle digitali. Ad oggi a Forlì, un quarto delle attività commerciali utilizza i servizi di delivery, per un altro terzo il fatturato ne è influenzato almeno per un 20% e per uno su due la collaborazione con le piattaforme che consegnano prodotti a casa porta il migliore dei vantaggi: acquisire nuovi clienti. Il settore che fa maggiore utilizzo dei servizi di delivery è la ristorazione (il 58% del campione di 50 intervistati tra maggio e giugno 2022), seguito da alimentari e supermercati al 36% mentre gli altri negozi rappresentano il 20%».

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