Forlì, alla diga di Ridracoli la tracimazione non è imminente

Seppur Campigna e l’Appennino siano stati ricoperti da un manto bianco, le nevicate, almeno per il momento, non sono bastate a far tracimare la diga di Ridracoli che attualmente contiene oltre 26 milioni 200mila metri cubi d’acqua che corrispondono a 550,14 metri sul livello del mare. Numeri che lasciano presagire un possibile sfioramento dell’invaso dato che la sua portata massima è di 33 milioni, pari a 557 metri sul livello del mare. «Le previsioni, però, non prevedono precipitazioni nei prossimi 15 giorni – precisa il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè –. Complicato stimare quando la diga di Ridracoli tracimerà: anche se dovessero aumentare le temperature e sciogliere la neve ghiacciata presente sul crinale di Campigna, difficilmente ciò consentirebbe di avere apporti significativi per l’invaso. Teniamo presente che, in assenza di precipitazioni, il livello della diga potrebbe scendere nei prossimi giorni in quanto contiene comunque acqua da potabilizzare e distribuire. La prossima perturbazione, con nevicate in quota, è prevista per l’8-9 febbraio prossimo».

Lo scorso anno

Insomma per godere dello spettacolo della tracimazione e vedere le acque che si tuffano sul Bidente, per poi lambire le case del Mulino di Sotto, bisognerà attendere ancora un po’. Proprio il 25 gennaio 2021 la cascata d’acqua di 103,5 metri, che genera sempre suggestione richiamando l’attenzione non solo di turisti, ha iniziato a riversarsi. «A differenza dello scorso anno siamo sotto, l’invaso in questo periodo raggiungeva una quota di 557,43 metri sopra il livello del mare per un volume di oltre 33 milioni di metri cubi d’acqua – prosegue il presidente di Romagna Acque –. Nonostante ciò, siamo perfettamente in linea, anzi siamo sopra, alla media storica che registra un volume di 25 milioni di metri cubi di acqua per 547,69 metri sul livello del mare».


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