Bellaria Igea Marina esclusa dal Decreto alluvioni, il primo cittadino insorge. «Anche altri sindaci sono arrabbiati, in primis Alice Parma di Santarcangelo, - esordisce Filippo Giorgetti - ma siccome è la Regione ad aver deciso stanno tutti zitti. Io non ho ambizioni extraterritoriali quindi gioco solo per il mio Comune». E’ un fiume in piena Giorgetti mentre lancia provocazioni a raffica: «Perché un cittadino di San Mauro può avere una proroga per il bonus 110 e uno di Bellaria no? Perché un’azienda di Savignano potrà chiedere la sospensione del mutuo mentre a Bellaria Monte non sarà concesso? Sono territori che distano poche decine di metri». Seppur addolorato della sorte peggiore toccata a altri Comuni, a cui esprime solidarietà, Giorgetti rimarca i danni subiti dal Villaggio Ricci a La Valletta. Nessun appunto invece sul governo che, nota, «ha concesso la cifra senza precedenti di 2 miliardi di euro a tempo record». Il suo dito punta su una distribuzione non equa a cui si opporrà, garantisce, «con tutti gli strumenti a disposizione».
la delusione
E usa toni in crescendo: «Reputo inaccettabile l’esclusione del nostro territorio dal Decreto emanato martedì. Perciò, - fa sapere - ho segnalato le gravi scelte stilate al ministro Antonio Tajani presente martedì a Forlì, all’assessore regionale Irene Priolo e a vari consiglieri regionali». Non placano il suo sdegno le rassicurazioni ottenute sull’inserimento della Provincia di Rimini e quindi della città di Panzini, fra le zone destinatarie di futuri ristori economici. «Sono insufficienti – tuona – e non ridimensionano la nostra delusione e la necessità di far valere le nostre istanze». E ancora: «Resta qualcosa di incomprensibile nel discrimine applicato dalla Regione, che ha segnalato al Governo quali territori meritevoli di inserimento nel Dl - provvedimento di natura fiscale e tributaria - comuni con noi confinanti».
Qui Santarcangelo
Immediata la replica della sindaca di Santarcangelo, Alice Parma: «La questione è che il decreto, emanato martedì, aveva un allegato che non includeva tutti i Comuni della Provincia di Rimini, né tutti i Comuni di altre Province. Il documento stilato dall'Agenzia di protezione civile prendeva in considerazione le zone che erano a rischio frana e con la popolazione evacuata. Quindi – prosegue Parma – visto che la Provincia di Rimini non è ancora dentro lo stato di emergenza nazionale ma vi entrerà con il decreto imminente, la possibilità di avere la somma urgenza era stata dichiarata solo per le zone che finora avevano avuto quel tipo di situazione». Da qui, dice, è sorto il fraintendimento pensando tutti che la decisione fosse totalizzante invece il documento si riferiva una specifica dove erano menzionate le province alluvionate nella prima fase di maggio». E conclude: «Non resta che attendere il decreto che includerà la provincia di Rimini nella zona rossa, come garantito dal presidente Bonaccini».