Fallimento Cmv: sequestrati 7 milioni di euro

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Probabilmente, quando nel 2017 sulla Cooperativa muratori Verucchio è calata definitivamente la parola “fine attività” con la dichiarazione di fallimento del tribunale di Rimini, qualcuno ha pensato che anche sulle triangolazioni messe in atto con San Marino, quando la Cmv viaggiava con il vento in poppa, tanto da poter creare un tesoretto in nero stimato in 20 milioni di euro sottraendolo all’Erario ed ai creditori, era caduto il velo dell’oblio. Mai supposizione fu più inesatta. Che il crac di uno dei più importanti gruppi nel mondo delle costruzioni del riminese, una galassia composta da ben 12 società, non fosse stato affatto digerito lo hanno scoperto ieri quando i finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria del comando provinciale di Rimini, armati di tre mandati di sequestro firmati dal Gip Vinicio Cantarini su richiesta del pubblico ministero Paolo Gengarelli, a conclusione dell’indagine “Brik Broken”, hanno suonato alle porte di Sauro Nicolini, ex signor Cmv, del genero Andrea Rossi e di Sauro Bronzetti da sempre braccio destro del primo. Una visita fatta per comunicare l’avvio del rastrellamento di tutti i loro beni materiali e in denaro, per un ammontare complessivo di 7,6 milioni di euro. Fiamme gialle e Procura, infatti, hanno ravvisato nella loro condotta il reato di bancarotta fraudolenta in concorso con Fabio Pula, all’epoca dei fatti oggetto dell’inchiesta presidente pro-tempore della Banca di Credito Cooperativo Valmarecchia (ora Riviera Banca Spa di cui è vice presidente), nonché presidente del collegio sindacale e consulente fiscale di Cmv e di Alessandro Ceccarelli, sindaco e revisore della Cmv.
Sauro Nicolini (indagato anche per l’omesso versamento delle imposte), così come il fratello Valter, e Sauro Bronzetti devono rispondere anche di riciclaggio unitamente all’ex direttore della filiale di via Flaminia della Bcc Valmarecchia Giorgio Cerpolloni e del suo funzionario Paolo Fabbri. Favoreggiamento, infine, l’ipotesi di reato contestata a Federico Maroni, responsabile dell'area contratti dell’attuale Riviera Banca Credito Cooperativo di Rimini e Gradara.

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