Fallimento Ac Cesena, le decisioni in tribunale: in aula in autunno

Quattro nuovi patteggiamenti ratificati, due richieste di giudizio in rito abbreviato e “normale” udienza di primo grado per tutti gli altri imputati.
Si è chiusa così davanti al Gip Giorgio Di Giorgio la fase preliminare del procedimento penale per il crac del Cesena Calcio. Con altri imputati usciti di scena dal panorama processuale (patteggiando) e altri ancora che, pur avendo già concordato pene in passato, restano alla sbarra per parti non agilmente patteggiabili delle accuse, tutte inerenti i reati fiscali contestati.
Hanno tutti concordato ufficialmente una pena (sospesa) di un anno e sei mesi di reclusione: in accordo con la procura che ieri in aula era rappresentata dal pm Laura Brunelli. Si tratta del 78enne Annunzio Santerini, Walter Casadei, 65 anni, Maurizio Marin, 55 anni, e Giampiero Ceccarelli, 73 anni. I loro patteggiamenti si uniscono a quelli di chi aveva già chiuso con una pena concordata la propria posizione in fase di indagine. Come l’ex presidente Giorgio Lugaresi (3 anni e 2 mesi), Gabriele Valentini, storico dirigente della società, l’unico di tutta la vicenda a cui il curatore fallimentare e il giudice civile non hanno mai chiesto nulla sotto il profilo economico (un anno e 6 mesi). Poi l’ex presidente Igor Campedelli (1 anno e 6 mesi), gli ex vicepresidenti Graziano Pransani e Mauro Urbini (sempre un anno e 6 mesi) e Beatrice Montevecchi di un collegio sindacale del passato bianconero (un anno e 4 mesi).
Due poi le posizioni che verranno giudicate in rito abbreviato. Per loro il processo è fissato al 7 ottobre di quest’anno. L’ex presidente Giorgio Lugaresi e l’ex bandiera bianconera e coordinatore del nucleo di tifosi pià legato alla società Giampiero Ceccarelli non potevano sicuramente chiedere di patteggiare la parte fiscale legata alle accuse della bancarotta. Per aver accesso a una simile pena concordata sotto il profilo penale si dovrebbe passare dall’intera restituzione del danno ipotizzato: che è una inarrivabile cifra superiore agli 80 milioni di euro. Così questi due imputati i reati fiscali li discuteranno. Ma con una formula come l’abbreviato che (in caso di condanna) prevede uno sconto di pena di un terzo.
Per tutti gli altri imputati è stato sancito dal gip Giorgio Di Giorgio il rinvio a giudizio, senza nessuna esclusione tra gli indagati. Il processo di primo grado inizierà il 15 novembre. Alla sbarra verranno chiamati Mauro Giorgini, 74 anni; Claudio Manuzzi, 54 anni;Christian Dionigi, 51 anni; Graziano Pransani, 70 anni (che però dopo un precedente patteggiamento deve rispondere solo di reati di natura fiscale); l’ex referente tecnico del settore giovanile Luigi Piangerelli, 48 anni; l’ex direttore sportivo Rino Foschi, 75 anni; il presidente del Chievo Verona, 53 anni, Luca Campedelli, coinvolto come vertice societario per le ipotizzate plusvalenze degli atleti messi a bilancio assieme al Cesena; Stefano Bondi, 60 anni; Enrico Brunazzi, 60 anni; Barbara Galassi, 43 anni; Luca Mancini, 58 anni.