Faenza, Vena del Gesso patrimonio dell'umanità: conto alla rovescia

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Ancora pochi giorni e si scoprirà se la Vena del Gesso romagnola entrerà a far parte dei beni riconosciuti dall’Unesco quali patrimonio naturale dell’umanità: il verdetto sulla candidatura presentata dall’Italia tramite il Ministero della Transizione Ecologica, che riguarda il “Carsismo nelle evaporiti e grotte dell’Appennino settentrionale” e comprende anche siti dal territorio bolognese a quello riminese, è atteso per l’inizio della prossima settimana, ma a Riyad, capitale dell’Arabia Saudita che quest’anno ospita gli incontri dell’Unesco, i lavori sono iniziati il 10 settembre. Stasera partirà alla volta della terra degli sceicchi la delegazione che cura la candidatura italiana: in Arabia saranno presenti, tra gli altri, Massimiliano Costa, il coordinatore del gruppo di lavoro tecnico-scientifico, e il professore Stefano Lugli, geologo dell’Università di Reggio Emilia, insieme ad alcuni rappresentanti della Regione Emilia-Romagna.

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