Faenza, imbrattava i muri con la scritta "Allah": denunciato

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Era ricercato già da qualche tempo da tutte le forze dell’ordine e ieri è stata la Polizia Locale dell’Unione della Romagna Faentina, con il Nucleo di polizia giudiziaria, a cogliere sul fatto il tunisino che da qualche tempo era sospettato di imbrattare i muri di Faenza con la scritta “Allah” vergata a caratteri arabi cubitali.
Dotato di apposita bomboletta spray, aveva da poco finito di scrivere il nome del profeta islamico su un muro di corso Garibaldi, proprio nella zona dove per primi erano stati segnalati tali episodi, poi diffusi sulle pareti di tutta Faenza: dell’ospedale, dietro il duomo, alla farmacia San Marco, edificio peraltro tutelato dalla Soprintendenza, senza fare alcuna distinzione tra le infrastrutture pubbliche e quelle private.
L’uomo, che con tale sistema illegale tentava evidentemente di diffondere il proprio credo religioso, è stato portato nella caserma di via Baliatico dove è stato fotosegnalato e denunciato per imbrattamento aggravato.
Sulle tracce del fanatico seriale erano da oltre un mese tutte le forze dell’ordine faentine, anche perché si temeva che tale “ossessione” potesse portare ad atti o reati più spiacevoli. Osservata speciale era proprio la zona vicino al Conad Lamone di corso Garibaldi, dove ieri è avvenuto il fermo.

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