Faenza, "I bidoni della differenziata un'esca per i lupi"
- 30 settembre 2023

Ancora la raccolta differenziata porta a porta con i bidoncini al centro di discussioni. E stavolta all’argomento si collega un tema emergente, sebbene già segnalato in diverse città italiane e anche in Emilia-Romagna: quello di una potenziale ed irresistibile esca per animali selvatici e insetti, come topi, cinghiali, lupi, nutrie, gabbiani, blatte e vermi. La discussione ha preso vigore in seguito a presunti avvistamenti di lupi in città: il Corriere Romagna ha riportato l’episodio dell’esemplare filmato da un’auto in via Granarolo. Un altro avvistamento era stato successivamente segnalato nel Peep Cappuccini, ma questo ha avuto meno risalto e credibilità, perché non supportato da immagini e molto probabilmente fasullo in quanto alla stessa ora e nello stesso luogo era stata divulgata la scomparsa da casa di un cane “lupoide”.
«Dalle immagini del primo avvistamento - afferma l’esperta Carlotta Nucci, già delegata ad un monitoraggio dei lupi in collina - il fenotipo è quello di un lupo, che però sia collegato alla presenza dei bidoncini, tenderei ad escluderlo, seppure questo tipo di raccolta possa essere uno stimolo per certi animali opportunisti». E aggiunge: «Più dei lupi mi preoccuperei di ratti e blatte, vettori peraltro di diverse zoonosi. Il lupo fortunatamente ci teme ancora abbastanza da evitare di ridursi a rimediare qualche coscia di pollo avanzato dalla cena. Pure lui comunque è opportunista e adattabile. In via Granarolo stava semplicemente transitando, seguendo un itinerario a lui ben chiaro che lo conducesse in aree non fortemente antropizzate. La direzione che ha preso è stata dettata unicamente dalla pressione messa dall’auto dell’inseguitore».
Secondo Elena Dal Pane, presidente della Piccola Oasi Lilly e i vagabondi, associazione che gestisce alcuni parchi cittadini, «proprio per via dei bidoncini della differenziata bisognerà che ci abituiamo a vedere arrivare sempre più animali attratti dai rifiuti, quindi anche i lupi che, già da un po’ di tempo hanno colonizzato la pianura». E assicura che «vi sono località in Regione dove i lupi o presunti tali sono stati addirittura filmati mentre trascinavano bidoncini. Il fenomeno dell’attrazione di un'esca non si manifesta subito, ma serve qualche anno». Il problema sembrerebbe derivare dall’esposizione notturna dei contenitori, diffusi su una superficie molto ampia e di facile accesso, contenitori capaci di emanare olezzi che gli animali captano a chilometri di distanza. Vi sarebbe differenza tra rifiuti spalmati su un’intera città piuttosto che in luoghi accentrati. Vi è comunque concordanza tra gli esperti sul fatto che i lupi sono animali che temono l’uomo e scappano. Il discorso cambia invece se si parla di cani randagi o lupi diventati confidenti perché l’uomo ha dato loro del cibo.