«Dall’incubo che ci ha travolto per un anno e mezzo si esce anche così: ritornando comunità, riportando gli spettatori a condividere esperienze creative in presenza, in una “ripartenza vera” che ci restituisce la totalità dei posti a sedere, e ci mette non più nella prospettiva di resistere, ma di costruire». Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, conosce bene il valore sociale e civile oltre che culturale del teatro, visto che già come assessore alla Cultura partecipava attivamente all’avventura del teatro Masini. Insieme a lui, Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, condirettori del teatro manfredo con Accademia Perduta/Romagna Teatri, si trovano a fronteggiare adesso un altro nemico: quella velata diffidenza verso il contatto con gli altri che la pandemia ha lasciato come ulteriore strascico. Per questo i direttori artistici e il loro staff hanno elaborato, come sempre ma forse ancora più di sempre, una stagione plurale, fatta di linguaggi artistici multiformi capaci di incuriosire tutti i pubblici.
Teatro, luogo sicuro
Insomma, «ripartiamo da zero – commentano Sintoni e Casadio – come se non fosse successo nulla, ma consapevoli che in realtà nulla più sarà come prima. Le novità e le sfide che compagnie e attori portano al Masini saranno però uno stimolo per il pubblico a tornare in un luogo sicuro, dove è possibile condividere emozioni, mentre riaprono anche le porte del ridotto per un momento sempre molto gradito come gli incontri con gli attori».
La prosa
Ed è una vera prova d’attore, e una sfida appunto, il primo spettacolo della “Prosa” (26-28 novembre): in “Viva la vida”, infatti,
Pamela Villoresi recita, mentre il suo corpo viene dipinto con immagini tratte dalle opere visionarie di Frida Kahlo. A seguire, tre classici, “Tartufo” di Molière con
Giuseppe Cederna,
Vanessa Gravina e Roberto Valerio (8, 9 e 16 gennaio) e “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni con
Michele Placido (4-6 febbraio) mentre di “Arsenico e vecchi merletti” sono interpreti
Anna Maria Guarnieri e Giulia Lazzarini (11-13 febbraio). Pippo Pattavina e
Marianella Bargilli (4-6 marzo) mettono in scena il Pirandello di “Uno, nessuno, centomila” mentre dal 20 al 22 aprile
Antonio Catania, Gianluca Ramazzotti,
Paola Quattrini con Paola Barale e Nini Salerno interpretano “Se devi dire una bugia, dilla grossa”.
Il contemporaneo
Torna anche il “Contemporaneo”, «la rassegna forse più forte – ribadisce Isola – nella sua visione diagonale, per raccontare il disorientamento di questo tempo», con “I soliti ignoti” con Giuseppe Zeno e
Vinicio Marchioni (12 dicembre), “Toren” di
Sonics (14 gennaio),
Alessandro Benvenuti e il suo “Panico ma rosa” (28 gennaio), “Lucrezia forever!” con
Amanda Sandrelli (1 marzo), “Il nodo” con
Ambra Angiolini e la giovane e bravissima Arianna Scommegna (9 marzo).
Il comico, Sordi e le “favole”
E il Masini non può certo dimenticare il cartellone del “Comico”, inaugurato il 21 gennaio da
Ale & Franz con il loro “Comincium” a cui seguono “Coppia aperta quasi spalancata” con
Chiara Francini e Alessandro Federico (23 febbraio), “Ecce homo” con
Riccardo Rossi (19 marzo), e “Gagman” con
Lillo & Greg (11 aprile). Finalmente il 29 novembre e il 28 febbraio può tornare anche il “Faenza cabaret. Premio Alberto Sordi” che da due anni non veniva svolto. «La stagione di “Favole” è uno degli elementi qualificanti dell’offerta del Masini – ricorda Sintoni – e non conosce soluzione di continuità fra estate e inverno: un’occasione per le famiglie con la sua programmazione domenicale, e un impulso alla creazione di nuovi pubblici». Si comincia il 5 dicembre con “Enrichetta dal ciuffo” di Accademia Perduta e Teatro Perdavvero, per concludere il 3 aprile con “Gran Grandini” della compagnia Madame Rebiné. Info: 0546 21306 www.accademiaperduta.it