Estate 2023: il "pienino" di Ferragosto in Romagna

Più che un pienone di Ferragosto, sarà un “pienino”, ma comunque la Riviera romagnola, con i suoi chilometri di costa che vanno da Casal Borsetti a Cattolica, dovrebbe riuscire a riempire in gran parte i suoi alberghi nel periodo clou della stagione balneare. Bene, ma non benissimo, con la parte centrale di questo mese che sembra nonsopperire la contrazione di presenze registrate a giugno e a luglio. Ogni territorio ha le sue caratteristiche e quindi le località che avvertono di più questo calo sono quelle più votate al turismo, quindi da Milano Marittima e Cervia fino al confine con le Marche. Capita quindi che se una famiglia “tipo” di quattro persone avesse cercato di pernottare in una camera in un albergo all’ultimo momento, quindi ieri, in qualche modo e senza nemmeno troppa fatica avrebbe trovato una soluzione per le notti dal 14 al 16 agosto. Un fatto, questo, impensabile solo nel 2022, quando ci fu un pienone in tutta la Riviera. Come spiegano infatti dall’Hotel Giuliana di Cervia, «le ultime due camere libere sono state vendute nel primo pomeriggio di oggi (ieri, ndr), cosa che non sarebbe accaduta l’anno scorso, in quanto per Ferragosto eravamo pieni già da tempo. Facendo un primo bilancio sommario, stiamo lavorando all’80% rispetto alla passata estate». Un trend confermato anche dai titolari dell’Hotel Baia Marina di Cattolica («abbiamo ancora stanze libere, è la prima volta che ci capita, ma questo è un anno davvero particolare») e dell’Hotel Grazia di Riccione, dove ieri era ancora disponibile una camera, «a dimostrazione che nel 2022 le cose sono andate molto meglio; quest’anno si sente la mancanza soprattutto di turisti italiani». Lo stesso discorso vale anche per l’Hotel Cenisio a Rimini («è una stagione caratterizzata da alti e bassi, ma alla fine il bilancio è davvero poco soddisfacente»), mentre dall’Hotel Canasta di Viserba arrivano parole ancora più amare. «Sembra di essere nel periodo del Covid, il 2020, seguito dalla ripresa del 2021 e del 2022. I prezzi più alti non aiutano, così come non hanno aiutato le immagini dell’alluvione. Anche questo fattore ha messo i bastoni tra le ruote, facendo pensare a una Romagna ancora in ginocchio, quando in realtà le spiagge sono a posto da mesi». Qualche stanza, almeno fino al pomeriggio di ieri, era libera anche all’Hotel Maison del Roses di Cesenatico, «a differenza dell’anno scorso, quando abbiamo registrato il tutto esaurito dal 23 giugno fino a inizio settembre. È evidente che c’è meno gente, ce lo confermano anche altri addetti ai lavori come i fornitori o i gestori delle lavanderie». Sulla stessa lunghezza d’onda viaggiano anche all’Hotel Constallation di Lido di Savio. «Nel 2022 i turisti prenotavano anche per una settimana intera, adesso solo per una o due notti. Abbiamo ancora camere libere in un periodo che di solito era sold out. Nel recente passato le cose andavano in maniera molto diversa». Diverso il discorso nei Lidi Nord ravennati. Gli alberghi che si affacciano sul mare sono pressoché pieni, ma soprattutto per due motivi: il primo in quanto le attività sono numericamente molto inferiori, il secondo perché si punta su un altra tipologia di clientela. Come spiegano dall’Hotel Riviera di Marina di Ravenna, «se dovessimo puntare solo sul turismo balneare, faremmo fatica a riempire i pochi (6-7, ndr) alberghi del paese, senza considerare poi il Park Hotel ormai in rovina. Per fortuna da tempo puntiamo sull’area business, sulle aziende, che con i loro lavoratori ci permettono di andare bene non solo in estate, ma tutto l’anno».

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