Esce il film su Dante di Pupi Avati, in sala dal 29

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Il Dante raccontato da Pupi Avati è pronto per la proiezione in sala, dove arriverà giovedì prossimo, 29 settembre. Ieri la presentazione alla stampa a Roma, con attori e attrici protagoniste di un’opera che il regista bolognese ha girato anche a Ravenna oltre che a Cinecittà e poi in Umbria e Toscana.

Un film che vuole «raccontare quell’essere umano ineffabile che è stato l’Alighieri», come ha spiegato Avati, che alla soglia degli 84 anni ha voluto compiere questa impresa con il pensiero «che il divin poeta andasse risarcito».

E però, ha aggiunto, «devo confessare, il regalo più bello per mia moglie sarà dirle: smetto di fare cinema».

«È sempre stato celebrato un Dante militante e poco affettuoso e così a scuola lo abbiamo odiato – continua il regista –, hanno fatto di tutto per allontanarcelo e invece bisogna avvicinarlo a noi».

Così, per il nuovo film Avati ha scelto una chiave narrativa particolare: il suo Dante, infatti, è raccontato attraverso la figura di Giovanni Boccaccio che nel 1350 compie una particolare missione, quella di portare a Ravenna, alla figlia di Dante, una borsa di dieci fiorini per risarcirla del tanto male che i fiorentini avevano fatto a suo padre. Un Giovanni Boccaccio che nel Dante di Pupi Avati ha il volto di un attore navigato come Sergio Castellitto.

Ma il racconto indugia anche sulla giovinezza di Dante e sul suo amore per Beatrice: due ruoli che Pupi Avati affida ad Alessandro Sperduti – attore già di successo nelle serie tv – e a Carlotta Gamba che ha esordito al cinema a 24 anni in America latina dei fratelli D’Innocenzo.

Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che fu il tragitto di Dante, sostando negli stessi conventi, negli stessi borghi, negli stessi castelli, nello spalancarsi delle stesse biblioteche, nelle domande che pone e nelle risposte che ottiene, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.

Quella di Avati per il grande poeta è una passione che è cresciuta «quando lessi La vita nova, quel prosimetro d’amore che Dante ventenne si trovò a scrivere all’indomani della morte di Beatrice Portinari. Sufficiente a far sì che mi riconoscessi nella gran parte delle emozioni di quel giovane remoto». Così che i versi de La vita nova entrano anche nella “pagina” cinematografica.

Nel cast troviamo anche Enrico Lo Verso, Alessandro Haber, Gianni Cavina oltre a Milena Vukotich nel ruolo di una rigattiera e Leopoldo Mastelloni in quello del papa Bonifacio VIII. Il padre di Dante, Alighiero di Bellincione, invece, ha il volto dell’attore riminese Paolo Graziosi scomparso lo scorso febbraio.

La colonna sonora del film, composta da Lucio Gregoretti e Rocco De Rosa, sarà disponibile in digitale dal 30 settembre.

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