Energia da fonti rinnovabili un settore in espansione

Archivio

Come procede la transizione energetica in Italia? Chi sono gli attori protagonisti di questo processo epocale? Come si sta definendo l’articolazione territoriale e la geografia produttiva delle rinnovabili in Italia? Anche dal Rapporto, presentato alla K.ey 2023 di Rimini, promosso e realizzato dalla Fondazione Symbola (guidata da Ermete Realacci) e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali associazioni di categoria del comparto quali Aiel, Anev, Anie, Federidroelettrica, Italia solare, è emersa una fotografia quanto più possibile accurata della distribuzione territoriale e settoriale delle imprese della filiera delle energie rinnovabili.

Iniziamo dai numeri.

Lo scorso anno nel mondo gli investimenti nelle rinnovabili hanno toccato il valore record di 495 miliardi di dollari, mentre nei prossimi cinque anni si prevede che verrà installata una potenza rinnovabile pari a quella degli ultimi venti. L’Europa non si sottrae a questa corsa. Nel 2022 si è raggiunto il valore record di nuova capacità fotovoltaica di 41,4 GW (47% in più rispetto al record del 2021).

Il nostro Paese con 2,5 GW fotovoltaici sta recuperando terreno rispetto agli anni scorsi. In Italia possiamo contare su 21.378 imprese, che si caratterizzano per coinvolgimento attivo nella filiera. Si tratta di realtà che si muovono nei vari ambiti, dalla installazione e manutenzione (44,15%), al commercio (14,1%), alla manifattura (11,2%), alla produzione di energia (7,2%), alla consulenza, collaudo e monitoraggio (7,1%). Guardando ai territori, quasi un terzo delle imprese si concentra in Lombardia, Lazio e Veneto. La Lombardia, in particolare, con 3.778 imprese e 17,7% di quota percentuale è la regione con la maggiore presenza di imprese in Italia, seguita dal Lazio con 2.446 e una quota del 19,5%. Al terzo posto si colloca il Veneto (1.995, 9,3%), regione seguita dalla Campania (1.733, 8,1%) e quindi a brevissima distanza dall’Emilia-Romagna (1.703, 8,0%). Queste cinque regioni costituiscono nell’insieme il 53,6% del totale delle imprese individuate.

«Puntare sulle rinnovabili e sull’efficienza fa crescere il Paese - ha dichiarato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola - dà forza all’economia, lo rende più libero. C’è un’Italia che eccelle in molti segmenti della nuova economia sostenibile e il nostro Paese dà il meglio di sé quando incrocia i suoi cromosomi antichi, la sua identità con un modo tutto italiano di fare economia: che tiene insieme innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, capacità di parlare al mondo senza perdere legami con territori e comunità, flessibilità produttiva e competitività. C’è molto da fare ma da qui possiamo partire per affrontare non solo i nostri mali antichi ma il futuro e le sfide che ci pone. Possiamo farlo dentro la missione che si è data l’Europa con il Next Generation Eu, per rispondere alle crisi tenendo insieme coesione, transizione verde, digitale».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui