E' scontro aperto tra il centro sportivo Gualandi e il Comune

È scontro aperto fra Deai, la società di gestione del complesso sportivo Enrico Gualandi, e il primo cittadino Marco Panieri. Le dichiarazioni del sindaco nel corso della seduta del Consiglio comunale di giovedì, infatti, non hanno fatto che gettare benzina sul fuoco.

«Gestione più che adeguata»

«Deai ha fornito ad Ortignola srl tutta la documentazione richiesta in prima istanza per l’effettiva liquidazione del contributo – risponde Paola Lanzon, presidente della società di gestione –. Nonostante i ripetuti confronti con l’Amministrazione comunale e le sollecitazioni che Deai ha rivolto anche negli ultimi giorni, la documentazione che la società concessionaria Ortignola deve predisporre, così come voluta dal Comune, è molto complessa, in barba, verrebbe da dire, alla semplificazione e alla lotta alla burocrazia».

Inoltre, aggiunge Lanzon, «non può tacersi che l’impianto Gualandi è frutto di una procedura amministrativa di partenariato pubblico-privato, pertanto l’impianto è gestito attraverso una concessione pubblica e la gestione ha come riferimento un piano economico finanziario asseverato dal Comune. Non si comprende, quindi, il confronto, con toni disprezzanti, con l’impianto Ruggi, posto che entrambi i complessi sono evidentemente regolati dal Comune e, rispetto alla pandemia ed al caro energia, gli stessi impianti hanno subito le medesime conseguenze».

Infine, «venendo poi all’adeguatezza della gestione Deai, messa in discussione dal sindaco, sono i numeri, i dati e le analisi offerte dalla Deai stessa in conferenza stampa ad esprimere, nei fatti, ma senza peccare di superbia, l’adeguatezza gestionale di chi, pur a fronte delle note e improvvise difficoltà dell’ultimo triennio, riesce comunque a garantire servizi e attività soddisfacenti per la cittadinanza. I numeri dell’utenza servita, la qualità dei servizi erogati e delle molteplici attività proposte, evidenziano quindi, al di là delle opinioni personali, la corretta ed adeguata gestione».

«Amarezza»

Di fronte alla risposta di Panieri in aula, «resta l’amarezza nel constatare che il sindaco abbia voluto stigmatizzare l’operato della gestione Deai senza, al contempo, offrire risposta concreta alla collettività – sottolinea Lanzon –, facendo trapelare evidenti retropensieri che nulla hanno a che fare con il merito delle questioni poste». Insomma, «non resta che porsi, al pari del sindaco, una domanda – conclude –: è quindi intenzione del primo cittadino salvaguardare la grande e variegata utenza dell’impianto Gualandi, sostenendo la gestione operativa Deai?».

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