Drusilla Foer a Cesenatico in "Eleganzissima"

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Va in scena stasera alle 21, arena Cappuccini di Cesenatico, lo spettacolo di Ribaltamarea più andato a ruba. In un baleno sono stati venduti i biglietti di “Eleganzissima estate” che riporta sul palcoscenico la toscana Drusilla Foer.

“Eleganzissima” è uno show con cui Drusilla (all’anagrafe Gianluca Gori) affascinò il pubblico già più di tre anni fa; dopo l’exploit sanremese da co conduttrice di fascino, Drusilla ha convinto al teatro anche chi lo frequenta meno. E non importa se il recente “Almanacco” su Rai 3 non l’ha vista brillare; Drusilla Foer incarna un fascino d’antan del palcoscenico; figura alta, elegante, signorile, pacata che, ha dichiarato, ama «cantare, e il mio successo più grande è stato trovarmi davanti a un pubblico che cantava una canzone insieme a me; mi piacerebbe anche avere il talento di ballare».

Le piace, ha detto ancora, cullarsi in una pigrizia lenta e rigenerante; non grida e, al microfono, non si esprime con la foga apneica in uso. Drusilla ama leggere e la lettura, come ci disse, fu un viatico al successo: «Artisticamente sono nata in un modo buffo; in un sito di letteratura di un amico davo consigli di lettura sui libri, poi mi sono anche mostrata sul blog e gli atti di coraggio sono sempre premiati».

A teatro madame Foer ama raccontare in modo confidenziale il suo vissuto straordinario tra Italia, Cuba, America, Europa, e i tanti incontri. Ama intrattenere ma più di tutto, ribadisce, cantare: «Ho sempre cantato. A Cuba dove ho vissuto da giovane per 15 anni, perché mio padre era un diplomatico, avevamo una colf napoletana che cantava benissimo mentre cucinava. E io con lei».

Dal vivo Drusilla intona brani accompagnata da Loris Di Leo al pianoforte e Nico Gori al sax e clarinetto. Franco Godi aggiunge un cameo alla chitarra. Profonda quando ragiona di sé e sul mondo, rivela timidezza quando i fari mediatici le vengono sparati addosso. Ha dichiarato: «Se la mia vena naïf può servire alla causa Lgbtq+ ne sono felice. Ma vorrei anche essere la paladina delle donne maltrattate e di tutte le persone tenute ai margini».

Insomma, Drusilla rievoca pure, con le dovute distanze, un’idea di divismo lontana. Solo che, diversamente dai divi mitici e sfuggenti, oggi si è “divi” più caserecci e onnipresenti sui social e ovunque si può apparire.

Info: 0547 79274

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