Dieci anni di "Beaches brew" a Marina di Ravenna

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Torna, dal 5 all’8 giugno a Marina di Ravenna, Beaches brew, festival organizzato da Bronson produzioni, che arriva alla decima edizione.

«Dopo i record di presenze del 2017 – racconta Cristopher Angiolini di Bronson – ci siamo chiesti se volevamo mantenere il format o fare un salto di qualità, ma abbiamo deciso di proseguire nella linea di un “festival esperienziale”, che va al di là della musica. Beaches brew è infatti una rassegna di ricerca, totalmente gratuita, che convoglia pubblico da tutto il mondo (70% da fuori regione, di cui 30% dall’estero), per la gioia di esserci e per l’atmosfera “laidback” che si respira in spiaggia. L’approccio del festival è di ricerca trasversale, inclusione e “boundary crossing”; temi come parità di genere, sostenibilità ambientale e abbattimento delle barriere fanno parte della filosofia di Beaches brew e influenzano il programma, non concentrato su un solo genere o espressione, aperto alle diverse direttrici sonore del contemporaneo».

Il festival è “plastic free”, e quest’anno sostiene le popolazioni colpite dall’alluvione, che ne aveva messo in dubbio la realizzazione. Gli organizzatori lanciano una raccolta fondi, e devolveranno il 25% del ricavato dalla vendita di merchandising e braccialetti. Essendo un festival gratuito, i braccialetti sono un importante modo per sostenerlo: al prezzo di 50 euro garantiscono servizi accessori (lettino in spiaggia, drink, gadget e altro). Ne sono già stati venduti molti in Svizzera, Germania, Cechia e perfino Australia, e sono un modo per godere appieno il festival e fare beneficenza.

Veniamo al programma degli artisti, che avremo modo di approfondire nei prossimi giorni: non ci sono nomi famosi in ambito mainstream, ma molti degli artisti che hanno partecipato alle edizioni precedenti sono oggi sui palchi più importanti del mondo, e questo succederà probabilmente anche con alcuni di quest’anno, da scoprire in anteprima. Diciannove artisti (molti in prima italiana) da 12 Paesi del mondo sono divisi in quattro serate. Come tradizione, la prima serata è una passerella di artisti di casa e si svolge al Molo Dalmazia di Marina di Ravenna, dove si svolge anche il mercatino solidale. Si esibiscono band scoperte da La Linea d’Ombra, branca di ricerca di Bronson produzioni, e prodotte discograficamente dall’etichetta. Quest’anno sono i liguri Eugenia Post Meridiem, i veneti Trust The Mask e i bolognesi Sleap-e.

Per le rimanenti serate ci si traferisce sulla spiaggia dell’Hana-Bi: martedì 8 giugno è dedicata a hip hop, urban e r’n’b. Star della serata la produttrice di Los Angeles Liv.e, il cui secondo album “Girl in the half pearl” è uno dei più acclamati dell’anno. La ritroveremo presto su grandi palchi. Viene da New York Billy Woods, icona del rap underground dell’east coast, che è molto difficile vedere dal vivo. Pop destrutturato, jazz e arte performativa nel progetto Slauson Malone 1, che cela Jasper Marsalis, figlio del grande jazzista Wynton Marsalis. Completano la serata i colombiani Chupame El Dedo e gli italiani So Beast. Mercoledì 7 musica dai confini del mondo, soprattutto Asia e Africa, con gli italiani Archivio Futuro, il duo londinese O e tre delle più innovative realtà terzomondiste. L’angolana Pongo è la nuova diva del kuduro, con la sua sperimentazione tra calypso, soca ed elettronica occidentale. Gli indonesiani d’Olanda Nusantara Beat mescolano il folk psichedelico con le canzoni tradizionali della loro terra d’origine. Dalle periferie di Durban, Sudafrica, arrivano i Phelimuncasi, con una miscela di house e musica africana che chiamano “gqom”. Giovedì 8 si chiude con psych rock e sperimentazione contemporanea occidentale: headliner della serata, ma anche dell’intero festival, gli irlandesi Lankum, in rampa di lancio mondiale con uno stile che mescola drone e folk celtico. Il visionario chitarrista di Portland Ripley Johnson è l’anima del progetto country rock psichedelico Rose City Band. Ci saranno anche la violoncellista guatemalteca Mabe Fratti, la cantautrice di Philadelphia Rosali, il cantautore neozelandese Dion Lunadon, e il londinese Dj Fitz.

Info: www.beachesbrew.com

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