Devastante terremoto in Marocco, la solidarietà della Romagna: "Pronti a fare la nostra parte"

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Una catastrofe tremenda. Oltre mille morti, migliaia di feriti, migliaia di famiglie che non hanno più una casa in cui vivere. Una tragedia, quella del terremoto di magnitudo 7.0 delle 23,11 di ieri che ha devastato il Marocco, che getta nell'angoscia la Romagna dove vivono varie migliaia di marocchini. Sono ore tremende perché in questi momenti si sta scavando tra le macerie sperando di salvare delle vite. Il tempo stringe. C'è bisogno praticamente di tutto. Anche di sangue. Dal presidente della Regione Emilia Romagna ai sindaci, le comunità romagnole si stringono attorno a chi è stato colpito direttamente o indirettamente dal terremoto e offrono solidarietà e aiuti. "Un terribile terremoto ha colpito il Marocco - dice il presidente Stefano Bonaccini -. Una immane tragedia, con tantissime vittime. Ci stringiamo alle comunità colpite, l’Emilia-Romagna è pronta a fare la propria parte".

Il sindaco di Ravenna Michele De Pascale esprime piena solidarietà: "Le immagini che arrivano sono impressionanti. Il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora, centinaia e centinaia i morti e i feriti. Ci stringiamo alle comunità colpite da questa enorme tragedia". Così come il collega di Rimini Jamil Sadegholvaad dice che "Rimini è vicina al popolo del Marocco e alla comunità marocchina residente nella nostra Città dopo il devastante terremoto che ha provocato migliaia di vittime e feriti nel loro Paese". A Cesena vivono oltre ottocento marocchini: "Le immagini che arrivano dal Marocco suscitano in tutti noi tristezza e apprensione - scrive il sindaco Enzo Lattuca -. La città di Cesena è vicina alla popolazione marocchina e alla comunità residente sul nostro territorio".

"Attoniti dalle immagini che arrivano dal Marocco - sono le parole di Marco Panieri, sindaco di Imola -, colpito nella notte da un violentissimo terremoto che ha causato centinaia di crolli e di morti. La nostra vicinanza e solidarietà alla popolazione colpita, alle famiglie delle vittime e alla comunità marocchina della nostra città. È sempre più importante riscoprire e coltivare un senso internazionale di solidarietà reciproca e mutuo soccorso".

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