Dal Salone del libro la richiesta: "Moratoria sui tagli all'editoria"

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Dall’iniziativa “Cooperare per il pluralismo dell'informazione e la bibliodiversità" , promossa da Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione al Salone Internazionale del Libro di Torino, emerge una richiesta forte e corale, da parte di tutte le principali realtà dell’editoria cooperativa e non profit, dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Nazionale della Stampa, di sospendere con una moratoria immediata gli effetti drammatici che i tagli all’editoria provocano sulle testate giornalistiche indipendenti.

L'incontro ha fonito spunti per una riflessione su come innovazione e rivoluzione digitale possano o debbano essere accompagnate da politiche pubbliche di sostegno al pluralismo della filiera, a fronte di profondi e rapidi processi di cambiamento e di concentrazione editoriale e degli introiti pubblicitari. Moderatore dell'iniziativa è stato il giornalista Vincenzo Vita. Tra gli ospiti, Roberto Calari, presidente di Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione, Brenno Begani, co-presidente di Alleanza Cooperative Italiane; Luca Pavarotti, presidente della Cooperativa Editoriale Giornali Associati, che edita il Corriere Romagna, Benedetto Vecchi, presidente della cooperativa “il manifesto”; Pierfrancesco Bellini, direttore di “La Voce di Rovigo”; Luca Carisio, amministratore de “Il Mercoledì”; Chiara Genisio, vice Presidente Fisc; Roberto Paolo, presidente File; don Giusto Truglia, direttore Gazzetta d’Alba e rappresentanti della Fnsi e dell'Ordine dei giornalisti del Piemonte.

Oggi muoversi nel solco dall’art.21 della Costituzione significa creare i presupposti per evitare l’ulteriore chiusura di testate e salvare le voci libere e indipendenti, impedendo un ulteriore processo di concentrazione della proprietà delle fonti informative. I tagli decisi dal Governo, senza alcun preventivo dibattito parlamentare, tramite la modifica della Riforma approvata dal Parlamento nel 2016, proprio nel momento in cui essa sarebbe dovuta entrare concretamente in vigore, sono, infatti, avvenuti senza l’indispensabile confronto con le realtà sociali e imprenditoriali coinvolte. Tutto questo sta già colpendo pesantemente l’occupazione, l’innovazione e il pluralismo nel settore. Si tratta, quindi, con una moratoria immediata dei tagli di creare oggi le condizioni per un confronto importante e necessario con l’intera filiera editoriale, in tutte le sue componenti, in grado di salvaguardare gli aspetti più importanti della Riforma dell’editoria ˗ in particolare il Fondo per il Pluralismo e l’innovazione dell’informazione ˗ e di individuare le possibili nuove linee di intervento per il sostegno e il rilancio dell’intera filiera, rilevante dal punto di vista occupazionale ed economico e in particolare della democrazia.
Durante l’iniziativa di Torino sono emerse, da parte dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione, di File, di Fisc, dell’Ordine dei Giornalisti, di Fnsi e delle tante testate giornalistiche cooperative e non profit, analisi e proposte sui vari temi oggetto della consultazione per gli Stati Generali dell’Editoria. Proposte che saranno formalizzate dalle varie realtà associative al Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Senza l’indispensabile moratoria richiesta non si potrebbe certo, però, partecipare con la necessaria disponibilità ad una fase importante ed utile di successiva ulteriore consultazione tra tutte le realtà della filiera editoriale.

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