Ravenna racconta il suo amore per Dante, in questo anno insolito di celebrazioni per il settimo centenario della morte, anche attraverso un video, lanciato in questi giorni sui social con il titolo “Quella dolce terra”: un verso dantesco, naturalmente, che nel XXVII canto dell’Inferno definisce la Romagna per bocca di Guido da Montefeltro. Realizzato da Les Bomparts Produzioni, di Ravenna, il video mostra la bellezza dei monumenti e dell’ambiente, intrecciandoli a frammenti della Commedia letti da Elio Germano, Ermanna Montanari, Fulvia Di Pasquale (in inglese), Paul Bompart (in francese), Nadia Galli, fino al celebre verso conclusivo affidato al piccolo Arturo Bompart. «Un video – spiegano all’assessorato alla Cultura del Comune di Ravenna, produttore del progetto – che vuole tenere insieme la meraviglia della scoperta di scorci, particolari, visioni d’insieme, con l’eternità della poesia di Dante calata nelle voci di attori, cittadini, visitatori». Chi condividerà il video sul proprio profilo Facebook entro il 31 maggio, e visiterà poi il museo dantesco, riceverà un omaggio a ricordo delle celebrazioni dantesche (www.vivadante.it).
“Mi Inferno/Tu Paradiso”,
Nei mesi di aprile e maggio, Ravenna sarà teatro delle installazioni dell’artista sudamericano
Aaron Nachtailer dal titolo “Mi Inferno/Tu Paradiso”, una serie di opere che verranno realizzate a fianco dei monumenti Unesco. Ravenna è la prima tappa del progetto
Miraggio, che proseguirà poi a Firenze, Parigi e Buenos Aires. «
Miraggio è un’opera poetica e immaginativa – spiegano gli organizzatori –. La traduzione, con il linguaggio dell’arte contemporanea, della visione dantesca: il percorso di Dante dentro le viscere della terra, il cammino verso l’emisfero australe è a testa in giù, un mondo rappresentato alla rovescia». Il progetto è promosso da
Maison Random e curato da
Silvia Bettoli.
Sul Monte Titano
Anche a San Marino è stata inaugurata la prima parte delle letture e conferenze dell’anno dantesco 2021. Ad aprire la rassegna, la lettura dal titolo “Giovanni Bertoldi. Traduttore e commentatore di Dante in latino”, con gli allievi della terza classe del liceo Classico accompagnati dalle musiche di Marco Ercolani al pianoforte.
Giovanni Bertoldi, discendente di una nobile famiglia di San Marino, tradusse in latino l’opera di Dante fra il 1414 e il 1418, anni in cui partecipò al Concilio di Costanza in qualità di vescovo di Fermo, con l’intento di renderla accessibile a tutti coloro (come i prelati che prendevano parte al Concilio) che non conoscevano l’italiano.
A Milano
Non solo in Romagna ma anche a Milano (come in tutto il mondo) proseguono gli appuntamenti per ricordare Dante Alighieri. Fino al 12 settembre, la
Veneranda Biblioteca Ambrosiana espone una preziosa selezione del proprio patrimonio dantesco con la mostra “Sfogliando la
Commedia all’Ambrosiana”. Fra le opere, dal XIV al XX secolo, il codice miniato delle “Chiose ambrosiane”, e il “Commento alla
Commedia di
Pietro Alighieri, figlio di Dante, un’edizione della
Commedia realizzata a Venezia nel 1491 con illustrazioni su disegni di Mantegna, la famosa stampa di
Aldo Manunzio datata 1502 e altri preziosissimi capolavori.
Lettura integrale
Sempre a Milano, dal 3 maggio al 9 luglio, con “Dante in duomo” si realizza la lettura integrale della
Divina Commedia in cattedrale, sotto la direzione artistica di
Massimiliano Finazzer Flory, con la partecipazione di musicisti dell’orchestra del Teatro alla Scala e degli allievi del Piccolo Teatro di Milano. L’apertura di ogni cantica sarà affidata a un relatore d’eccezione che terrà una
lectio magistralis introduttiva alla lettura: Massimo Cacciari (Inferno), monsignor Marco Ballarini, canonico del Duomo e prefetto dell’Ambrosiana (Purgatorio) ed Elio Franzini, rettore dell’Università (Paradiso).