Daini, all’equilibrio ci pensano i lupi
I lupi che popolano la pineta di Classe sono sufficienti per garantire un equilibrio nella popolazione dei daini. Ad affermarlo sono le sezioni ravennati delle associazioni C.L.A.M.A, Italia nostra e Oipa. «Già durante il “tavolo faunistico” del 4 luglio – spiegano – la delegata delle associazioni aveva sollevato il tema dei lupi nella pineta di Classe quali fattori naturali a garanzia di equilibrio della popolazione dei daini. Nonostante al momento dell’emanazione della delibera 140/2021 fosse già nota la presenza dei lupi nell’area, il tema non è mai stato considerato dalle istituzioni. I lupi in questa zona sono comparsi spontaneamente e non immessi dall’uomo, diversamente da quanto invece avvenuto, decenni fa, per i daini: quelli del Gran Bosco della Mesola introdotti dall'allora Corpo Forestale dello Stato, quelli della pineta di Classe molto probabilmente immessi volontariamente, con alcuni capi fuggiti da quella che fu l'ex azienda regionale per l’incremento della selvaggina presente nell’area comunale di Ca’ Giansanti. Le associazioni chiedono una seria riflessione sull’incidenza del lupo – specie particolarmente protetta e non cacciabile – nel controllo, del tutto naturale, della popolazione di daini. Ci si chiede anche quanto i “viaggi della morte”, la soluzione artificiale prevista dalla Regione che prevede di spostare i daini in altri luoghi di caccia, possano incidere negativamente sulla famiglia di lupi, che di daini si nutrono. E’ noto che la natura tende a riequilibrarsi da sola, mentre ogni azione imposta dall’uomo rischia sempre di generare squilibri. Invece i nostri amministratori progettano di spostare i daini dalla pineta verso distretti di prelievo e di compresenza o attiguità col cervo. In un recente articolo il direttore del Parco di San Rossore, Migliarino Massacciuccoli, ricorda che il gruppo di sette lupi stanziali e di due che vanno e vengono ha cacciato in un anno 300 daini; nella pineta di Classe con almeno sei lupi presenti – ed un parto in arrivo –, pare alquanto bizzarra la stima della Regione di 525 daini, quando il censimento del 2019 ne contava 311. Sul tema ha presentato un’interrogazione la consigliera regionale Giulia Gibertoni del Gruppo Misto. Attendiamo la risposta della Regione all’interrogazione, augurandoci che questa possa avere dato il via a riflessioni e ripensamenti del tutto necessari sul destino dei daini».