Crac Ac Cesena: curatore fallimentare a caccia di 88 milioni

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Entra nel vivo, ma fino alla prossima udienza fissata per il 18 ottobre 2022 si giocherà “sulla carta”, a suon di depositi di richieste d’acquisizione di prove, memorie e perizie dei consulenti, la partita giudiziaria in sede civile legata al crac del Cesena Calcio. Il curatore fallimentare Mauro Morelli sta andando a caccia di qualcosa come 88 milioni di euro. È questa la somma stimata per dare soddisfazione, almeno parzialmente, ai creditori rimasti scottati.

Tante persone in ballo

Davanti al giudice Silvia Romagnoli, ieri si è tenuta in tribunale a Forlì la seconda udienza, che vede nel ruolo di “invisibili” tre dei principali protagonisti della vicenda: l’ex presidente del Cavalluccio, Giorgio Lugaresi, l’ex consigliere societario Mauro Giorgini e Giampiero Ceccarelli, ex capofila dei tifosi vicini alla società e storica bandiera bianconera. Hanno deciso di non costituirsi in giudizio, rinunciando in questo modo a difendersi davanti alle decisioni che verranno prese, forse perché per qualche motivo pensano di non avere niente da perdere, magari perché hanno raggiunto sotto traccia accordi extragiudiziali oppure non hanno patrimoni significativi aggredibili. In ballo sono state chiamate anche 4 agenzie di assicurazione, che potrebbero essere chiamati a risarcire in solido con gli altri i “buchi” eventualmente portati a giudizio dai revisori dei conti del fallito Ac Cesena e del Chievo Verona Calcio, che secondo le accuse avrebbe contribuito ad affossare il bilancio dell’Ac Cesena con plusvalenze di giocatori che non permettevano ai conti di reggere. Assistiti da vari avvocati (Partisani, Monteleone, Celli, Fanti, Pinza, Molinari e Ghirotti), a resistere alle pretese del curatore fallimentare sono invece gli uomini di fiducia di chi reggeva le redini del Cesena e del Chievo quando si è arrivati al patatrac. Per la società veronese si tratta di dirigenti della Paluani, l’azienda dolciaria che aveva di fatto il controllo del club di calcio. Per il Cavalluccio, Graziano Pransani, Mauro Urbini, Walter Casadei, Claudio Manuzzi e Annunzio Santerini sono invece i principali bersagli dell’azione del curatore fallimentare. Ma sono finiti nelle beghe anche i tre timonieri della società di tifosi che collaborava alle dinamiche economiche della società, Roberto Desiderio, Roberto Cecchia, e Samuele Mariotti, e poi i membri del collegio sindacale, Stefano Bonci, Beatrice Montevecchi e Barbara Galassi, oltre alle rispettive assicurazioni professionali.

L’udienza di ieri

Nell’udienza di ieri la curatela fallimentare ha chiesto di chiamare in causa, oltre alle due dozzine di persone già in ballo, anche Franco Santarelli, consulente che ebbe un ruolo importante nelle fasi finali dell’esistenza dell’Ac Cesena. L’istanza è stata però rigettata dal giudice. Resta invece in attesa di essere esaminata un’obiezione che l’avvocato Partisani ha fatto nella stessa udienza, a tutela del proprio assistito, Christian Dionigi: quella di estrometterlo dal procedimento, in quanto a suo favore sarebbe già scattata la prescrizione. Tra l’altro, i tempi per arrivare a una decisione si prospettano ancora molto lunghi. A occhio e croce, la partita potrebbe chiudersi non prima del 2025.

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