Covid Forlì, il sindaco Zattini: "Guardiamo al Natale con serenità"

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Con l’accensione delle luminarie la città è entrata nel vivo delle feste natalizie e si prepara ad una chiusura dell’anno il più “normale” possibile. Sì perchè con l’emergenza sanitaria ancora in corso, i contagi che aumentano e la festa di fine anno saltata per evitare assembramenti, qualche timore di andare incontro ad altre restrizioni c’è. Il primo cittadino Gian Luca Zattini a riguardo è abbastanza ottimista.

Sindaco, cosa si aspetta da questo fine anno per l’economia del centro storico e per la città?

«La partenza è buona, si vede già un grande afflusso, tanta gente, un discreto movimento nel centro storico. La ciliegina sulla torta ieri è stata disturbata dal maltempo, ma l’accensione dell’albero e il videomapping che animeranno tutte le facciate della piazza saranno sicuramente un motivo di grande attrazione. Come promo del nostro centro storico sarà una iniziativa davvero notevole che credo porterà molta gente. Sulle luminarie abbiamo già avuto buoni riscontri, la gente è veramente contenta, in tanti mi hanno fatto i complimenti. È importante creare un po’ di serenità in un momento di difficoltà generale, credo che sia anche un obbligo dell’Amministrazione. Non possiamo solo sentire tv e talk show che parlano in continuazione del virus e dei problemi. La gente è arrivata ad un limite di saturazione. Con le iniziative legate al Natale vogliamo dare serenità alle famiglie e ai bambini. Il Natale è soprattutto la loro festa e hanno bisogno di vedere qualcosa di bello».

Vista la situazione pandemica crede che l’aumento dei contagi possa condizionare altri eventi o limitare l’economia cittadina?

«Ormai il dato non può essere più il numero dei contagi, ma quello delle ospedalizzazioni, da quel punto di vista abbiamo ancora la situazione ampiamente sotto controllo. Il Natale va vissuto e portato avanti con serenità».

I sanitari confermano che la situazione contagi è preoccupante, ma è anche vero che il vaccino sta dimostrando i propri effetti. Il raffronto tra oggi e lo scorso anno in termini di morti e di restrizioni parla chiaro, secondo lei potremo continuare a fare una vita quasi normale?

«Sì, noi dobbiamo entrare nell’ordine di idee che dobbiamo convivere con questo virus, sempre con in mente una certa attenzione, ma continuando a fare anche la nostra vita normale. I dati parlano chiaro, la situazione attuale nonostante l’elevato numero di contagi è molto diversa rispetto all’anno scorso, gli ospedali non sono saturi e soprattutto la mortalità è bassissima. Grazie alle vaccinazioni e a quanto si è imparato in questi due anni, possiamo ricominciare a vivere e dobbiamo farlo».

I cittadini secondo lei sono preoccupati?

«I forlivesi sono bravi e attenti, io come sindaco devo dare un messaggio di speranza. Serve un po’ più di ottimismo. Prendiamo ad esempio la variante Omicron: appena arrivata faceva una gran paura, poi ora sono tutti d’accordo che è un’attenuazione del virus anche se si diffonde più facilmente. La vicenda ha avuto un risvolto attenuato, quindi tutti questi allarmismi sono sbagliati. Bisogna iniziare a smettere, prima facciamo le valutazioni, poi diamo l’allarme solo se esiste davvero. Mi dicono che nel resto del mondo il Covid non è il tema dei temi, qui invece si cerca di acuire il contrasto per creare il clima di rissa».

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