Comprare casa a Rimini: salto in alto dei prezzi

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Riparte bene il mercato immobiliare a Rimini e in provincia. Lo scorso anno ha fatto segnare una crescita delle compravendite del 34,5%. Se nel quadro romagnolo questo significa essere la terza e ultima provincia, a livello regionale Rimini si scopre quinta dopo Ravenna (+38,6%), Forlì (+37,2%), Reggio Emilia (35%) e Modena (34,6%). E nel secondo semestre del 2021 i prezzi sono aumentati del 3% rispetto ai sei mesi precedenti. Un vero e proprio boom, se si pensa che nello stesso periodo le grandi città hanno fatto registrare una crescita dei prezzi media dell’1,8%, l’hinterland delle grandi città dell’1,3% e i capoluoghi di provincia dell’1,9%. «Hanno registrato prezzi in aumento spesso piccoli centri – osserva l’Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa –, a misura d’uomo e con una buona qualità di vita: aree verdi, vicinanza al mare».

I più gettonati

A trascinare la ripresa, fra i riminesi alla ricerca di una nuova prima abitazione e fra i turisti interessati a una nuova casa vacanza in riviera, è la domanda di trilocali, che a gennaio (in concomitanza con una maggiore offerta di questa tipologia di appartamento in città e in provincia) ha toccato il 58,2%. Seguono i quadrilocali, con il 21,6%, i bilocali, con il 18%, i monolocali con l’1,3% e gli appartamenti da cinque locali, con lo 0,9%. «Una scelta conseguenza anche della pandemia e della convivenza durante il lockdown e i periodi di maggiori restrizioni – osservava Tecnocasa già in precedenti rilevazioni –, che ha spinto gli italiani a cercare spazi più grandi».

La spesa

Guardando alle disponibilità di spesa, sempre a gennaio il 43,3% dei riminesi e dei turisti ha investito nell’acquisto di un appartamento fra i 170.000 e i 249.000 euro. E’ la percentuale più alta in assoluto in Emilia-Romagna, circa il triplo rispetto alla media nazionale dei capoluoghi di provincia e di regione, e poco meno del doppio di quella delle grandi città italiane. Seguono un 24,6% di riminesi e di turisti disposti a spendere dai 120.000 ai 169.000 euro, un 18,7% con una disponibilità fra i 250.000 e i 349.000 euro (quasi il del triplo della media dei capoluoghi di provincia, e oltre il doppio di quella dei capoluoghi di regione), un 8,2% pronti a investire fino a 119.000 euro, e un complessivo 4,2% disposti a spendere da 350.000 euro a più di 630.000 euro. In generale, la rilevazione mostra che «si registra un aumento più marcato della percentuale di chi desidera spendere da 170 a 349.000 euro», sottolinea Tecnocasa.

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