Commercianti e residenti insieme per combattere il degrado in centro

Archivio

«Insieme possiamo arginare le situazioni di degrado che da anni segnaliamo; questa è un'immagine che il cuore della città non si merita visto i passi in avanti che sono stati fatti fino ad oggi. Sono più le cose belle di quelle negative, con un piccolo sforzo di tutti e con collaborazione possiamo farle risaltare ancora meglio». È il primo passo e il tentativo concreto di alcuni residenti, imprenditori e lavoratori del centro storico di costituire un comitato per porre rimedio alle situazioni di degrado che costantemente vedono verificarsi sotto i loro occhi. «Ci siamo ritrovati spesso a raccontarci quanto accaduto dove abitiamo o lavoriamo e sono diversi anni che lottiamo per risolvere le problematiche che insistono in alcuni punti del cuore della città – spiega Nicolo' Ramilli che ha scelto di vivere proprio in centro storico -. Vorremmo far capire alle istituzioni, seppur ci abbiano sempre ascoltato, che è arrivato il momento di risolvere queste criticità». In che modo? «Stiamo muovendo i primi passi per darci forza a vicenda e avere un peso davanti all'Amministrazione, la Prefettura e le forze dell'ordine – continua Ramilli -. Siamo un bel nucleo e vorremmo individuare la formula giusta. Probabilmente quella del comitato è quella più semplice ed efficace». La situazione è andata ad accentuarsi maggiormente quest'estate e il fenomeno del degrado rischia di non essere arginato completamente se in primis non si previene il comportamento scorretto di coloro che dopo aver bevuto urinano per le strade del centro storico. «Questo è solo un esempio, sono tanti gli episodi segnalati e numerosi gli incontri fatti con il Comune – aggiunge Ramilli -. Molto spesso sono nobili le intenzioni ma rimangono sempre tra le mura del Municipio e non sono mai seguite da vere e propri azioni concrete e durature». Ecco che allora l'unione fa la forza. «Questa condizione non è più accettabile, lottando tutti insieme possiamo ottenere un risultato più efficace perchè in centro storico abbiamo scelto di vivere o lavorare, ci sono persone che hanno investito molto nella loro attività e tutti noi non siamo qui per caso. Ci sono strade come via degli Orgogliosi o la stessa piazzetta della Misura in cui non esistono regole». Ovviamente l'intento non è sostituirsi alle istituzioni, né tanto meno prendere il posto delle forze dell'ordine ma nel piccolo provare a fare qualcosa di tangibile. «Di esempi in città ce ne sono diversi, ci piacerebbe muoverci seguendo le orme di via Giorgio Regnoli – conclude Ramilli -. Trovando i modi e le formule più consone, potremmo organizzare alcuni appuntamenti o piccoli eventi che fungano da presidi, fermo restando che qualche controllo in più non guasterebbe visto che molto spesso siamo lasciati soli. Siamo ancora in tempo per cambiare le cose». Alcuni residenti e commercianti, proprio ieri, hanno incontrato ieri Simona Buda e Paolo di Giovanni, rispettivamente presidente e direttore di Alea. I due, infatti, hanno effettuato un sopralluogo nei punti più critici del centro storico. L'azienda svolge già un servizio di pulizia extra delle strade degradate.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui