Cinema, premio Rodolfo Sonego a due cineaste riminesi

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La Romagna, fa incetta di riconoscimenti al Premio Rodolfo Sonego, il concorso per sceneggiature e soggetti di commedia dedicato al celebre autore veneto, padre della commedia all’italiana e il cui nome è strettamente legato alla vasta filmografia di Alberto Sordi. Sono stati annunciati in occasione della Mostra del cinema di Venezia, che si è appena conclusa al Lido, i vincitori della quindicesima edizione del Premio che unisce alla competizione un percorso di ispirazione, formazione e networking professionale che coinvolge i partecipanti selezionati in un ciclo di attività lungo un intero anno. A distinguersi, tra gli undici progetti finalisti, sono state le giovanissime Greta Brie, ventunenne riminese, e Rebecca Ricci, marchigiana di San Benedetto del Tronto, con una sceneggiatura che affronta il tema adolescenza da una precisa angolatura: quella della scoperta del sesso, con gli annessi e connessi di angosce, desiderio di conoscenza, aneliti e frustrazioni. “La Miriam” è il titolo del progetto cui è andato il Premio speciale della giuria di qualità. La storia ha per protagonisti tre liceali, Pedro, Guccio e Dolore, e una nuova arrivata, Miriam, ragazza sicura di sé, carismatica. L’approccio con Pedro lo porterà in una voragine di paranoie: si dice il clitoride o la clitoride? Quel che è certo, grazie all’aiuto dei suoi migliori amici, Pedro dovrà prepararsi a perdere la verginità. «Abbiamo voluto adottare il punto di vista maschile, visto che quello femminile lo conosciamo già – spiega Greta Brie –. Ci siamo accorte che i problemi sono simili».

La storia raccontata in sceneggiatura è ambientata a Pesaro.

«Essendo io romagnola e Rebecca marchigiana abbiamo raggiunto un compromesso: la città è della Marche ma l’accento è romagnolo».

Ora l’auspicio è trovare una produzione interessata a trasformarla in un corto o a sviluppare un lungometraggio.

Una menzione speciale è andata anche a “Politicamente corrett*” di Giulia Soncini, riminese, e Silvia Biagini, di Carpi. Una storia che ha per protagonisti quattro componenti di un team di comunicazione incaricati di scrivere il discorso del sindaco per una inaugurazione. Una sceneggiatura che punta tutto su dialoghi divertenti e pungenti, affrontando la sfida mai facile della coralità.

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