Cinema, la Club Culture in un doc di Santarelli

Un viaggio dalle origini della dance music in riviera, avvenuta con la nascita della Baia degli Angeli, fino all’esplosione della musica house e della techno che hanno dato vita a grandi club come Peter Pan, Ethos, Echoes e Cocoricò. Ecco il fulcro di Riviera clubbing - The movie diretto da Luca Santarelli, prodotto da Beat Movie e con il patrocinio del Comune di Rimini, per raccontare questa esperienza significativa del nostro territorio. «Non appena sarà definita la programmazione presenteremo il film nell’arena estiva alla Darsena di Rimini – racconta il regista –, poi lo distribuiremo nel circuito Giometti nostro partner e siamo in trattativa con MyMovies, l’Inedit Festival di Barcellona e altre realtà a Berlino e Londra». Nel film si parla di questo fenomeno attraverso la voce diretta dei protagonisti (dj, promoter, proprietari di club, giornalisti, art director e personaggi legati al mondo del clubbing italiano di quegli anni) con interviste, filmati inediti, immagini d’archivio e molto altro. Riviera Clubbing cercherà di rivelare come questo fenomeno si sia sviluppato fino ad assumere una dimensione internazionale. Un’ampia panoramica sulle radici più profonde della nascita del fenomeno del djing, del clubbing rivierasco e sul contesto storico-culturale di quella parte di territorio che da Rimini arriva fino a Gabicce. La riviera come scena clubbing nel periodo che va dalla metà degli anni ’70 alla fine degli anni ’90 si è imposta all’attenzione del mondo intero al pari di piazze come Londra, New York, Chicago, Francoforte, Ibiza spesso entrando in connessione con queste realtà. Diversi artisti come Bob e Tom della Baia, Tony Humpries, Frankie Knukles, Dave Morales, Lenny Dee e Marc Arcadipane aka PCP, solo per citarne alcuni, hanno trovato nei club locali un habitat ideale in cui mostrare il proprio talento ma anche una fonte di ispirazione. La musica innanzitutto con i protagonisti che oltre ad averla suonata l’hanno anche prodotta e diffusa in tutto il mondo, da Daniele Baldelli, Mozart, Ricky Montanari, Flavio Vecchi, Cirillo, Massimino Lippoli, Wayne Brown, Andrea Arcangeli, Pepe e altri. Ma anche i personaggi, gli stili e le mode che il mondo della notte rivierasco ha lanciato con il suo inconfondibile marchio di fabbrica. Un fenomeno di costume che inevitabilmente ha influenzato il turismo del periodo creando consenso e talvolta anche polemiche. A fare da sottofondo al documentario, una colonna sonora d’eccezione, composta dai protagonisti intervistati insieme a tracce dell’epoca ripensate da artisti locali come Funk Rimini. In questa avventura l’autore e regista Luca Santarelli è stato accompagnato da Barbara Fantini, Eleonora Tonini e Francesco Tonti per le riprese, da Stefano Molinero al montaggio e Alessandro Tonon per il missaggio audio, mentre Riccardo Mantani ha curato l’adattamento cinematografico. «Riminesi e romagnoli in giro per il mondo mi stanno già chiedendo di vedere il film, perché parla di momenti della loro gioventù o di leggende di cui hanno sempre sentito parlare», conclude il regista.

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