Ciclismo, Michele Buda: "Spingo forte sui pedali e sui libri"

Mai perdere la fiducia. Questo è il motto del ciclista romagnolo Michele Buda che ha appena concluso il passaggio di categoria tra gli Juniores (17-18 anni d’età) e la categoria pre-professionistica degli Under 23 nelle fila dell’#inEmilia-Romagna Cycling Team. Con la maglia dell’Italia Nuova Borgo Panigale, nel 2021, tre piazzamenti nella parte finale della stagione non erano sufficienti per garantirsi un posto tra i dilettanti e così il presidente Roger Piana ha concesso la possibilità di rifarsi al passista montianese. A Cassanigo di Ravenna arriva la prima occasione per redimersi: parte la fuga di giornata, Buda lesto è all’interno del tentativo decisivo e lo sprint a ranghi ristretti lo vede conquistare il successo a braccia alzate. Dopo il traguardo sono abbracci tra lacrime di gioia ed è forse in quel momento esatto che la speranza di è trasformata in consapevolezza nei propri mezzi.

Michele Buda, il 3° anno nella categoria Juniores è stata fondamentale per la sua crescita, ma il finale era già scritto?

«Assolutamente no. Ringrazio ancora il mio direttore sportivo Claudio Centomo che mi ha dato l’opportunità di correre per il terzo anno tra gli Juniores. Non ho trovato il posto che volevo in un team Under 23, così l’occasione si è dimostrata molto importante per guadagnare del tempo e per consentire di esprimermi».

Scuola e sport: è stato un anno molto complesso per entrambe le situazioni che si sono create: quali problemi ha riscontrato in questo periodo?

«Sicuramente questo è il momento di “spingere sui pedali” sia sui libri che in sella. I voti sono tutti discreti, ma ho notato che l’ambiente scolastico è restio a comprende i sacrifici che un ragazzo profonde in un’attività internazionale come quella degli Under 18-23. A volte bisogna uscire prima dalle ore di lezione, si corre il rischio di non essere al top davanti alla lavagna. Ci vorrebbe il giusto equilibro e il riconoscimento dell’attività sportiva. Tuttavia l’obiettivo primario è la scuola, i prossimi mesi dovrò studiare per fare un buon esame di maturità».

Ora passa alla categoria che precede il professionismo nel team di casa #InEmiliaromagna. Con quali aspettative?

«Vediamo nelle prime gare a che livello sono della preparazione. Intendo lavorare con i compagni e i direttori sportivi per fare esperienza. Se avrò la possibilità vedrò di giocarmi le mie carte».

Quale sarà la prima gara con la nuova maglia?

«Sabato a Montemassi, in Toscana. Una gara non troppo lunga con alcune salite e l’arrivo all’insù. Sarà una gara interlocutoria per me». CICLISMO

Manuele Tarozzitorna domenicadopo l’infortunio

Ci sarà anche il faentino Manuele Tarozzi tra i sei corridori scelti dalla Bardiani Csf Faizanè domenica al via della 55ª edizione del Circuito del Porto. Al via del Trofeo Arvedi di Cremona sono attese oltre trenta squadre e numerosi atleti internazionali. Sarà un team giovanissimo quello guidato da Amoriello, con corridori tra i 18 e i 24 anni. L’atleta più esperto del team al via sarà il classe 1997 Enrico Zanoncello, affiancato dal classe 1998 Manuele Tarozzi in fase di recupero e in cerca di ritmo gara dopo l’infortunio di inizio stagione che lo ha tenuto a lungo fuori dalle corse. Grande attesa per il debutto in maglia ciclamino del campione continentale africano Henok Mulubrhan. Al via anche Luca Rastelli, Alex Tolio e il giovanissimo sprinter spagnolo Iker Bonillo.

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