Ciclismo, Malucelli: "Ora riparto dalla Bingoal"

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Il ciclista più veloce della Romagna è pronto a ripartire. Dopo una stagione assurda con il caso Gazprom, Matteo Malucelli è pronto a ripartire nel segno della normalità nella sua nuova avventura belga con la Bingoal BW. Visto che difficilmente il Belgio deciderà di invadere l’Olanda, il velocista forlivese chiede al 2023 continuità, serenità e (se possibile) tante vittorie.

Malucelli, con che prospettive si presenta alla stagione 2023?


«Sono sereno e molto sicuro dei miei mezzi. Non sono più un atleta di primo pelo e, dopo varie stagioni tra i professionisti, so benissimo che se mi presento al via in condizione, con il peso giusto e le giuste motivazioni i risultati arriveranno. Dato che alla Bingoal ho ritrovato tutte queste sensazioni, sono fiducioso e spero in un ottimo 2023. A partire dal Saudi Tour (dal 30 gennaio al 3 febbraio, ndr) che sarà il primo impegno della stagione».


Una squadra belga è una grande novità per lei. Come è arrivato a vestire la maglia giallofluo della Bingoal?


«La scorsa stagione è stata molto particolare, ma i risultati conquistati e specialmente i piazzamenti ottenuti all’Uae Tour mi hanno permesso di avere credito tra i velocisti. La Bingoal è una squadra Professional, ma rappresenta una realtà storica in un Paese che vive di ciclismo come il Belgio. Ho trovato un gruppo coeso e organizzato e, a differenza delle realtà italiane in cui sono stato, tutto l’organico è formato da ciclisti già formati e pronti. Appena si è prospettata l’opportunità è stato molto facile firmare per loro: cercavano un velocista solido e credo di essere l’atleta giusto».


Impossibile non ritornare all’assurda stagione 2022, con la “sua” Gazprom Rusvelo radiata dal ciclismo internazionale.


«Difficile descrivere cosa ho provato in quei momenti. Adesso è tutto più facile perché la storia ha avuto un lieto fine, ma per mesi ho provato un forte senso di frustrazione e ingiustizia. Ero reduce dal migliore avvio di stagione della mia vita, ma non potevo correre e soprattutto non avevo una squadra e uno stipendio».


Eppure dal momento più brutto, è nata la sua vittoria più bella: con la maglia della Nazionale nella prima tappa del Giro di Sicilia a Bagheria.


«Io e i miei ex compagni alla Gazprom dobbiamo ringraziare il Ct Bennati e la Nazionale italiana che ci hanno permesso di disputare qualche gara nel momento peggiore della stagione. La vittoria al Giro di Sicilia è la più bella della mia carriera e in camera ho una gigantografia che riassume quel momento: io a braccia alzate con la maglia della Nazionale in una gara professionistica in Italia. Difficile da credere, difficile da immaginare. Eppure devo dire che quella vittoria la sentivo mia e che qualche giorno prima avevo chiamato la mia ragazza per implorarla di venire in aereo a Palermo: “Martina, vieni a vedermi perché la prima tappa la vinco io”. Detto, fatto».


L’avventura cinese con la China Glory, squadra Continental con cui ha terminato la stagione, è stata invece piuttosto avara.


«L’avventura cinese è stata contraddistinta da troppi problemi a livello fisico. In alcune gare ero svuotato di energie e non sono riuscito a conquistare i risultati che avrei voluto. Inoltre non è facile essere il velocista di una squadra Continental perché in corsa non si è considerati e nel finale è difficilissimo presentarsi allo sprint in buone posizioni. Devo poi ammettere che, dopo aver firmato con la Bingoal, ho iniziato a pensare esclusivamente al 2023 e in pratica la mia stagione è finita in quel momento».

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