Ciclismo, anche Indurain ha fatto fatica alla Nove Colli: "Il Barbotto? Piano, piano..."

«Il Barbotto? Piano, piano». Una delle immagini più nitide ed efficaci della 52ª edizione della Nove Colli arriva dal generoso italiano di Miguel Indurain, bagnatissimo al traguardo dopo aver corso la 130 km. È stata la stella più luminosa della Granfondo con il pieno di autografi, saluti e foto elargiti da venerdì sera fino a pochi secondi prima della partenza. Un campiona enorme che si è misurato per la prima volta con le salite della Romagna e lo ha fatto con lo spirito migliore: calmo, sorridente, disponibile e con la gamba tonica a dimostrare che è proprio vero che i muscoli hanno memoria eterna. Le altre stelle, Cassani, Basso, Mondini, Marta Cavalli, Cattaneo, hanno corso per la Romagna e sono riusciti nell’intento di rimanere sotto le sei ore donando così 10.000 euro insieme allo Ior per il territorio colpito dall’alluvione. Mario Cipollini invece ha fatto corsa a sé chiudendo quarto assoluto dopo il settimo posto di Misano e lasciandosi dietro la domanda su che senso abbia, per un campione del genere, l’ossessiva ricerca di risultati in questo tipo di occasioni.