Cibo e spreco, se ne butta quasi un terzo: "Danno etico, economico e ambientale". L'analisi di Coldiretti
- 29 settembre 2023

Quasi 1/3 del cibo prodotto (30%) viene sprecato in parte lungo la catena alimentare (13%) ed in parte nelle case (17%) con il risultato che nel mondo 735 milioni di persone soffrono la fame.
E' quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Fao in occasione della Giornata internazionale delle Nazioni Unite sulla Consapevolezza degli Sprechi e le Perdite Alimentari che si celebra il 29 settembre con iniziative per aiutare a ridurre gli scarti a tavola nei mercati di Campagna Amica lungo la Penisola. L'obiettivo dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile - sottolinea la Coldiretti - è quello di dimezzare la quantità di rifiuti alimentari pro capite a livello globale, a livello di distribuzione e consumo, e di ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento. Non si tratta solo di un problema etico ma che determina anche - precisa la Coldiretti - effetti sul piano economico ed anche ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a chilometri zero che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette degli avanzi, ma anche non avere timore di chiedere di portarli a casa quando si mangia al ristorante sono alcuni dei consigli della Coldiretti. Un obiettivo che è stato sostenuto in Italia dal caro prezzi che ha portato in due case italiane su tre (68%) al recupero e al riutilizzo nelle case degli avanzi per far fronte all'impennata dei rincari che sta mettendo in difficoltà soprattutto le fasce più disagiate della popolazione, secondo l'indagine su www.coldiretti.it.