Cgil: "Più di 1000 lavoratori rischiano il posto in provincia"

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Da gennaio a luglio, solo nella provincia di Forlì-Cesena, sono state utilizzate complessivamente 7milioni 854 mila e 675 ore di cassa integrazione, dato addirittura tre volte superiore rispetto a quello dello stesso periodo del 2010, l’anno segnato dalla grande crisi economica. «Se, da un lato, nel mese di luglio si evidenzia un deciso e significativo rallentamento del numero di ore utilizzate (a giugno le ore impiegate sono state 7.726.750, ndr) frutto anche della ripresa stagionale nel settore del commercio, servizi e turismo, nonché del periodo feriale, dobbiamo tenere conto che si tratta ancora di un numero estremamente elevato di ore - sottolinea la segretaria provinciale di Cgil, Maria Giorgini -. Al netto del 2020, dove l’effetto del lockdown non rende il dato comparabile, nemmeno nella “grande crisi” abbiamo registrato un dato di tale portata. Infatti nel 2010, l’anno peggiore, nello stesso periodo si utilizzarono poco più di 5 milioni di ore». Da tenere presente che seppur in calo nel mese di luglio, il settore delle piccole medie imprese rischia di vedere venire meno circa 1000 posti di lavoro nel territorio provinciale. «La fine della stagione turistica è alle porte e dovremmo affrontare un lungo inverno che vedrà la chiusura di tanti rapporti di lavoro stagionali e la messa a rischio dei rapporti di lavoro stabili - prosegue la segretaria della Cgil-. Indubbiamente anche l’andamento della pandemia e con essa il come verranno gestite le misure di contenimento Covid potrebbero influire, non dimentichiamoci che per le piccole e medie imprese il blocco dei licenziamenti e le 30 settimane di cassa integrazione verranno meno. Per questo è necessaria una proroga almeno fino alla fine dell’anno in attesa di una riforma universale sugli ammortizzatori sociali». L’attenzione va tenuta alta anche per il settore industriale. «L’intesa, sottoscritta tra parti sociali e Governo per scongiurare i licenziamenti con la fine del blocco nelle gradi imprese, nel nostro territorio ha retto: è evidente che almeno fino ad oggi, le imprese hanno utilizzato gli ammortizzatori sociali salvaguardando a Forli-Cesena ben 1.500 posto di lavoro - afferma Giorgini-. Ciò non significa che ne siamo fuori, bisogna arrivare a fine anno. Nel settore industriale, al momento la ripresa in corso è reale ma non consolidata, lo dimostrano i dati della cassa integrazione il cui utilizzo vede ancora l’industria in prima fila con il 66% del totale di ore utilizzate. Troppe sono le incertezze di questa fase, l’andamento dei mercati internazionali potrebbe influire anche nel nostro territorio sulla meccanica e sul legno, ancora ci resta da sapere come saranno “messi a terra concretamente” gli investimenti del Pnrr e soprattutto non è chiaro il progetto di rilancio delle politiche industriali di questo Paese e in questo territorio»

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