Per tutta l’estate si sono incontrati al molo, quello che dà a ponente, a raccontarsi storie, esperienze di gioventù, ma anche tentare di decifrare il futuro. E perché no a godere dell’aria fresca che spira dal mare. In una decina, tutti cesenaticensi che qui hanno eletto il luogo dei loro raduni, per ritrovarsi il pomeriggio quanto dal mare si leva lo scirocco.
“Over” insieme
C’è il marinaio, il negoziante, il tecnico navale, l’autista comunale e poi la guardia, l’idraulico, il ristoratore… Ci sono i mestieri di un paese di costa. Si mettono in fila su di un muretto che serve loro da seduta, all’ombra di un capanno da pesca, affacciato sull’acqua del molo, che con lo sguardo spazia lungo la costa sino lidi ravennati. Richiamano i crocchi di certe pizze di un tempo, ma fan pensare anche ai “Ragazzi del muretto”: solo che quelli di Cesenatico, venuti qui a respirare a piene polmoni aria del largo, hanno un’età dove il più giovane ha 74 anni, mentre la maggior parte, una mezza dozzina, hanno tra i 90 e i 95 anni. Tutti nati nei ruggenti anni Trenta o ancor prima.
Ogni giorno
Si possono incontrare tutti i giorni al pomeriggio su questa sponda che dà a uno dei moli guardiani. Da dove partono e rientrano in porto le barche. Un gran via via e in tramestio di voci e di squilli, di serene e di onde spumeggianti che si frangono sulle prue: di pescherecci, e barchini da nasse, di motoscafi e yacht, di motonavi per gite che imbarcano passeggeri e turisti in festa e, immancabili in questo porto, di barche a vela tradizionali, “al terzo”, che ancora un secolo fa servivano per la pesca, il cabotaggio e i viaggi per mare. Sono quelle che prime tra tutte, hanno ottenuto il riconoscimento di patrimonio immateriale da tutelare nel registro dei Beni storici e culturali.
Storia e futuro
Loro, i cesenaticensi, raggiungono il molo in bicicletta, qualcuno si fa aiutare da un deambulatore; giungono dalle proprie abitazioni al luogo l’incontro marino. Nel quale trascorrere qualche ora a chiacchierate; mettere a confronto opinioni sui fatti del giorno; come anche raccontarsi i tempi andati e quelli che immaginano verranno. In quelli passato c’è la consapevolezza di aver ricoperto tutti un ruolo nella vita del paese, mentre ora ne sono memoria storica. Troviamo un ex commerciante di 87 anni col quale nasce uno dei primi “discount” di prodotti alimentari e per la casa, un 89enne ex pescatore che sino a qualche tempo fa, usciva ancora con sua barchetta, un meccanico navale e tornitore 95enne rinomato e ricercato per la sua alta professionalità. E poi una fiorista 90enne ancor oggi attivo in azienda, l’autista del sindaco di 88 anni, il titolare di uno stabilimento per la ristorazione di 90 anni, un barbiere sulla soglia dei novanta, l’anziano padre di un noto armatore navale… Gli unici giovanotti sono due 74enni (tra cui un ex ispettore di polizia ora in pensione) che in mezzo agli altri sono come figliocci. Ogni volta persone si aggiungo a scambiare quatto chiacchiere, per un saluto, a trascorrere un pomeriggio diverso con loro a parlare. Al trascolorare dell’estate, però, quando il clima volgerà al peggio e anche le giornale diventeranno uggiose, i villeggianti se ne saranno andati, loro si sposteranno sulle panchine del lungomare, sempre di Ponente, per continuare i loro giornalieri incontri, al riparo dai venti marini.