Cesenatico, Marino Moretti "torna" in piazza delle Conserve

Cesenatico celebra il ritorno in libreria di uno dei maggiori capolavori di Marino Moretti, “La vedova Fioravanti”, presentandolo all’interno della rassegna “La serenata delle zanzare” stasera alle 21 in Piazza delle Conserve.
Marino Moretti, classe 1885, è stato uno dei maggiori romanzieri, drammaturghi e poeti crepuscolari del XX secolo; iniziò scrivendo poesie e passò in seguito a scrivere novelle e romanzi tra cui appunto “La vedova Fioravanti”, pubblicato per la prima volta nel 1940 e recentemente ristampato dall’editore Bompiani.
La trama
La storia narra di Mitelda Fioravanti, vedova di un noto macellaio e madre di Dorligo, un giovane sacerdote. Alla morte del marito la vedova decide di consacrare la sua esistenza al figlio, che però spesso non ricambia le premure della madre e anzi le tiene nascoste alcune cose, come il fatto di aver pubblicato un romanzo di carattere morale che ha ottenuto un certo successo. Tra varie peripezie, Mitelda, storpiatura dialettale di Matilde, si mostrerà come una donna dal grande temperamento, che vede nella vita scelta da Dorligo una semplice professione, con le sue difficoltà, ma soprattutto con un percorso di carriera da perseguire a ogni costo.L’incontro
A presentare la nuova edizione, uscita nel 2022, sarà Matteo Cavezzali, autore dell’introduzione, in dialogo con i redattori della casa editrice milanese Paolo Bonora e Beatrice Masini, dialogo a cui parteciperà anche la giornalista Alessandra Urbani.Lo sceneggiato Rai
Sarà interessante inoltre scoprire quali connessioni si possono individuare tra il testo letterario e la sua versione cinematografica, girata negli studi di produzione di Napoli per la Rai nel 1976 e trasmessa sul primo canale nell’autunno dello stesso anno. Il film, che verrà proiettato stasera al termine del dibattito, vanta la regia di Antonio Calenda , uno dei registi più qualificati anche in ambito teatrale, e l’interpretazione di attori quali Guglielmo Rotolo nei panni del figlio Dorligo, Magda Mercatali, la miracolata, Giampiero Fortebraccio nel ruolo del pescivendolo e di Lina Volonghi, descritta da Natalia Ginzburg nel ’76 sulle pagine del “Corriere della Sera” «così giusta nella parte della vedova, che quando in seguito ricorderemo il romanzo, ci sarà impossibile dare alla vedova Fioravanti dei tratti diversi; questo lungo viso ironico, questi gesti irrequieti, questa mescolanza di ingenuità, astuzia, turbamenti sessuali e devozione, formano un disegno di donna esatto ed efficace».Urbani, nel corso della serata, recupererà anche un’intervista fatta proprio a Lina Volonghi in occasione dell’uscita dello sceneggiato, che mette in luce la passione dell’attrice per Moretti. Volonghi frequentò spesso la Romagna, in particolare Cesenatico, dove scendeva all’Hotel Internazionale.
Il regista
«Per me “La vedova Fioravanti” è soltanto un libro ricchissimo sotto il profilo psicologico e, inoltre, una testimonianza fedele e gustosa di una regione italiana, la Romagna. Al limite, mi propongo, cercando di essere il più fedele possibile all’autore, di rievocare le vicende da lui descritte nel clima fascista del ’30, mortificato da una somma grettezza e di atteggiamenti provinciali»: così Calenda aveva spiegato la scelta del romanzo di Moretti.“La vedova Fioravanti” è considerato il romanzo della maturità di Marino Moretti, che è stato in grado di ritrarre la sua città natale, Cesenatico, e una donna capace di imporsi perfino nel mondo tutto maschile della Chiesa.