Cesenatico, la chiesa-convento dei Cappuccini rischia di chiudere

La chiesa dei Cappuccini rischia di chiudere, forse per sempre. E tra le mura dell’antico convento annesso, carico di storia e fede, potrebbe restare solo il ricordo dei fratelli di San Francesco, i quattro religiosi che 23 anni fa sostituirono i frati minori Cappuccini, presenti a Cesenatico fin dal 1610. La storica chiesa da sempre cara ai fedeli e più in generale a tante generazioni di cesenaticensi di ogni età, ceto e condizione, nei prossimi mesi potrebbe chiudere al culto, perché probabilmente i religiosi di stanza saranno trasferiti altrove. Per Cesenatico, la sua memoria, ma anche il suo presente, sarebbe una grande perdita. È infatti un punto di riferimento per tanti: non solo chi prega ma chi si reca lì in raccoglimento o in cerca di conforto e per i poveri che chiedono aiuto. L’edificio sacro, con le sue pietre e ciottoli a vista e una navata unica con tre cappelle laterali sul lato sinistro, dedicate a Sant'Antonio da Padova, alla Madonna di Lourdes, al Sacro Cuore, è conosciuto da tutti come “Chiesa dei Cappuccini” è intitolata a San Nicola vescovo di Mira vissuto dall’anno 270 al 343, protettore della gente di mare. Le sue spoglie, dopo che la città dell’Anatolia cadde in mani musulmane, vennero recuperate nel 1087 da una spedizione di 62 marinai per essere portate a Bari, dove il santo riposa L’attuale struttura conventuale risale al 1957, come anche la facciata della chiesa, che è stata sovrapposta a quella originaria, come ricordava Leo Maltoni, ma i muri interni sono totalmente originali. Nell’anno 2000, per il venir meno a Cesenatico dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, la chiesa fu affidata ai Fratelli di San Francesco. È una Congregazione nata il 21 giugno 1983 e accolta in Diocesi di Verona, dove ha la propria sede principale, ma ce n’è una anche a Bologna. A Cesenatico, nel 2014, si tenne il 400° anniversario della fondazione della chiesa dei frati. Nell’occasione, fu anche pubblicato un volume intitolato “Cesenatico e i Cappuccini: storia di una Chiesa, di un paese, dei suoi fedeli, amici e oppositori”, scritto da Dino Manzelli, Renato e Ferruccio Cortesi. Quel luogo sacro fu al centro di più di un episodio storico, tra cui la visita nell’ottobre del 1722 di Giacomo III Stuard, pretendente al trono d’Inghilterra, arrivato con la famiglia e la sua piccola corte. Rischiò poi ripetutamente la chiusura: una prima volta con le “soppressioni napoleoniche”; nel 1804 con la Repubblica Cisalpina; poi, ancora, a seguito della soppressione degli ordini religiosi del 1867, anni dopo la proclamazione del Regno d’Italia. Il sindaco di Cesenatico di allora propose di requisire la chiesa e il convento per ricavarci una scuola o un asilo. Motivò quell’intenzione facendo notare che erano già presenti altre tre chiese in paese e bastavano per il culto. Ma fu l’opposizione di buona parte della popolazione di Cesenatico fu così forte che si rinunciò all’idea. Ora, però, in tutt'altra epoca, contesto e per tutte altre ragioni, la chiesa rischia la chiusura, perché sembra che i Fratelli di San Francesco saranno richiamati per andare altrove. A Cesenatico, appena si è sparsa la voce, tante persone stanno pensando come mobilitarsi per non perdere questo luogo, che è un simbolo e un approdo anche per i non praticanti.