Cesenatico, gli albergatori vedono nubi sul turismo di luglio

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Per il turismo il mese di luglio si prevede in chiaroscuro visto dall’osservatorio dell’Adac Federalberghi Cesenatico. È probabile che non ci saranno i numeri del 2022, visto peraltro l’avvio del primo weekend del mese.

Alla fine della settimana c’è la Notte Rosa. Gli albergatori la vedono più come una iniziativa per l’immagine piuttosto che per gli affari della categoria. «Rappresenta un’occasione per un ritorno di immagine, dato che è un evento noto anche fuori di confini nazionali – dice il presidente di Adac Federalberghi, Leandro Pasini –. Confidando negli esiti positivi sotto ogni punto di vista. Specie questa estate può costituire un motivo di portare alla ribalta e di fare promozione ulteriore della nostra costa. Mentre per gli alberghi ritengo che non porti granché. Noi abbiano prenotazioni, ma non legate alla Notte Rosa». Liquida più sbrigativamente l’argomento Alfonso Maini, vice presidente Adac Federalberghi: «Non abbiamo prenotazioni in hotel per la Notte Rosa. Se ho prenotazioni è perché in questa zona a Ponente ancora per il prossimo fine settimana ci sono molti eventi sportivi legati all’accademia acrobatica, oltre alla clientela abituale che non prenota perché c’è la Notte Rosa».

Come immagine, l’effetto negativo dell’alluvione in Romagna secondo gli albergatori è ancora ben presente. «Da superare è l’effetto mediatico. Dobbiamo incominciare a parlare e mostrare le cose che vanno bene – caldeggia Pasini –. Qui d’altronde il mare, la spiaggia, gli alberghi sono quelli di sempre, tutto come lo scorso anno. Sono altre le cose che non vanno. A partire dai mezzi di trasporto per raggiungere le nostre destinazioni. È imbarazzante sentire clienti che per arrivare dal Belgio impiegano 13 ore, da Milano 8 ore, da Bolzano 7. Il sabato non è più giorno di arrivo per via delle strade intasate, dell’estenuate code in autostrada. I prossimi 3-4 anni, quando si tratterà di mettere mano al passante di Bologna, ci sarà da tribolare. E al di là delle aspettative della vigilia con gli aeroporti siamo a zero.

Sullo scorso fine settimana fioccano lamentele. «È stato decisamente sottotono – lamenta Maini –. Un bel po’ per il tempo e le previsioni meteo che sembrano non aiutare il decollo dell’estate. E poi in maniera sistematica scoraggia mettersi in viaggio quando anche solo dall’Emilia occorrano 3-4 ore per raggiungere il mare».

«Le prenotazioni si fanno strada – annota Pasini –. Confidiamo in un recupero, ma probabilmente staremo al di sotto di un anno fa. Difficile che si raggiungano i numeri del 2022. Anche se la nostra offerta è la stessa, se non addirittura migliore. Per riempire ci mettiamo del nostro, ma non ci possiamo affidare solo al last minute, all’online di Booking. Il turismo è innanzitutto programmazione. Finora il tempo non ci ha aiutato, ma questo non dipende da noi. Servono invece promozione, eventi, manifestazioni, valorizzazione della destinazione». Conclude Maini: «Penso che non ripeteremo l’estate 2022. Anche se i conti si faranno solo alla fine. Oggi per fare turismo il mare è certo importante, ma da solo non basta più, occorre creare occasioni, eventi, manifestazioni di sport, saper presentare il territorio. Aiuta la gastronomia ma serve anche valorizzare la cultura, gli eventi, gli spettacoli, il valore fondamentale dato dalla destinazione, da promuovere sotto ogni aspetto».

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