Cesenatico, chiesa a rischio chiusura: sindaco scrive ai frati

«Cesenatico non riesce a immaginarsi senza questo luogo così carico di valore simbolico e di partecipazione alla vita cittadina». Interviene il sindaco Matteo Gozzoli sulla questione della prevista chiusura, di qui a un anno, dell'antica chiesa dei Cappuccini in centro città. Dopo che anche i frati, i Fratelli di San Francesco, che oggi l'abitano se ne saranno andati.
Il sindaco scrive una missiva che è un accorato appello alla Congregazione dei Fratelli di San Francesco a Verona. Affinché chiesa e convento dei Cappuccini rimanga aperta al culto, ai fedeli, alla carità, alle gente che la visita e bussa a questa porta. Affinché, loro, i frati Fratelli di San Francesco, a cui la comunità cittadina è particolarmente legata, continuino a restare tra le mura di questa chiesa vocata alla storia e al sentimento cittadini, alla preghiera, all'aiuto verso il prossimo. Come fu per i frati cappuccini nel 2000, quando decisero di chiudere il convento di Cesenatico, anche la Congregazione di Fratelli di San Francesco che gli era subentrata dovrebbe lasciare nel settembre 2024.
Alla luce dell’eventualità dell’addio e in men che non si dica sono già migliaia le firme raccolte tra la gente di Cesenatico per chiedere che i frati rimangano al loro posto nella chiesa.
È lo stesso sindaco Matto Gozzoli a farsene interprete inviando una lettera alla Congregazione, la cui sede si trova a Verona. «Quella chiesa fa parte integrante delle vite di tutti noi: chi di passaggio, chi vi è affezionato, chi lo frequenta, chi sa di poterci sempre contare - scrive Gozzoli - La cittadinanza si è subito mobilitata, anche con una raccolta firme, per il grande valore che ha questo presidio per tutta la comunità di Cesenatico: religioso certo, la chiesa è dedicata a San Nicola patrono del mare, ma anche culturale, tradizionale, affettivo e sociale». Per poi riconoscere: «I frati che abitano il convento sono da sempre un punto di riferimento per l'aiuto e la solidarietà che forniscono agli ultimi, senza mai risparmiarsi, una porta sempre aperta, un luogo pronto ad accogliere chiunque ne abbia bisogno. Cesenatico non riesce a immaginarsi senza questo luogo così carico di valore simbolico e di partecipazione alla vita cittadina». Il sindaco chiede di sapere «se la decisione di “richiamare” i frati in un'altra sede sia definitiva e se c'è qualcosa che questa amministrazione possa mettere in pratica per fare in modo che il convento resti aperto».