Cesena, Terzo Polo ko: il Pri scommette sulla sede per rilanciarsi

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Il Pri, in attesa di capire la strada da imboccare dopo lo sfaldamento del Terzo Polo, prova a rilanciarsi facendo leva su un patrimonio immobiliare ricco di storia e con una superficie di ben 1.200 metri quadrati in pieno centro: la sua storica sede in corso Mazzini. Assieme ai vari circoli, con in testa quello molto attivo a Martorano, dove questa sera ci sarà un primo incontro organizzativo con 70 volontari per ragionare della festa repubblicana che dovrebbe svolgersi in settembre, diventerà una fucina di iniziative. Con l’intento di fare tornare il Pri «un partito popolare, dove l’attività politica coincideva con la vita quotidiana e quella repubblicana era una comunità con un grande senso d’appartenenza e di fratellanza».

A parlare è Diego Angeloni, cesenate ora residente a Forlì, nato nel 1965 e segretario dell’Arrt, che ha assunto il nuovo ruolo di segretario organizzativo del Pri. Avrà come braccio destro Sara Biguzzi, classe 1992, studentessa forlivese di Giurisprudenza, che nel prossimo anno accademico si iscriverà anche al corso di laurea in Enologia a Cesena. È stata coordinatrice provinciale di Italia Viva per tre anni e mezzo, finché un paio di mesi fa si è dimessa, in dissenso con chi ha mandato in frantumi l’intesa tra Iv di Renzi, Azione di Calenda e Pri. Dalle file dell’Edera è stato pescato il candidato di quella coalizione a tre alle ultime elezioni nazionali: Luca Ferrini, che ha ottenuto circa il 10% di voti, ma poi ha lasciato il timone del comitato creato per consolidare il Terzo Polo quando qualcuno ha fatto terra bruciata. A darsi da fare al fianco di Angeloni e Biguzzi ci sarà una squadra di persone motivate: Germano Gabanini, Giampiero Maldini, Edera Spinelli, Daniela Ruscelli, Micaela Delvecchio, Gabriella Guiducci tra le più attive. C’è pure la mascotte: Leo, cane di Sara Biguzzi, che compare su un manifesto fresco di stampa per promuovere questa stagione all’insegna del coinvolgimento.

La piena operatività la si raggiungerà in settembre, ma già il prossimo mese si conta di organizzare un convegno dedicato alla sanità. E presto si sistemeranno i locali al piano superiore del fabbricato per riaprirli: un recupero che si documenterà anche caricando sui social video dei volenterosi Repubblicani impegnati a imbiancare i muri. Ma la vera svolta a cui si pensa riguarda le tante iniziative che il neo segretario organizzativo del Pri e il suo team intendono mettere in campo. Prima di dettagliarle, ci si confronterà con l’esecutivo del partito, temporaneamente guidato da Luca Ferrini dopo le dimissioni di Romano Fabbri per ragioni di salute, e con la cooperativa “Casa dell'ideale”, presieduta da Guido Piraccini, che ha la proprietà della sede di corso Mazzini e di altri 16 immobili. Le idee sono già tante: il rilancio delle tradizionali feste del 9 febbraio e del 2 giugno; il carnevale repubblicano dei bambini; iniziative di fine anno scolastico; qualche aperitivo del sabato e ritrovi di universitari; mostre e conferenze frequenti ed eventi culturali, come approfondimenti sul teatro romagnolo, con un legame forte con la storia repubblicana, viste le commedie con contenuti sociali e politici di Icilio Missiroli, sindaco di Forlì dal 1956 al 1966.

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