Cesena: "Tempi biblici per i documenti della Motorizzazione"
«I tempi biblici e assolutamente fuori da ogni situazione simile in Italia della nostra Motorizzazione mettono in difficoltà le aziende».
L’appello a sbloccare la situazione e la relativa protesta per quanto sta vivendo arrivano dalla Centar di Pievesestina: il Centro autoricambi Romagna che opera dalla sede di via Turati.
«L’azienda ha acquistato due mesi fa, per procedere al meglio con il lavoro, un nuovo Eurocargo: camion che ci serve per trasportare e distribuire gli auto ricambi dei nostro soci che si trovano anche nelle Marche. Il nostro vecchio mezzo di trasporto aveva tantissimi chilometri ed aveva assoluta necessità di essere sostituito con un nuovo mezzo».
Il camion è stato acquistato da un rivenditore del cesenate. «Un mezzo comprato ad inizio marzo dalla Germania, dopo aver chiesto ed ottenuto la licenza necessaria per poter avere la proprietà del veicolo pesante, documento che serve per ottenere la “nazionalizzazione” dello stesso. È l’unico documento con il quale lo si può dotare di targa italiana e quindi farlo lavorare in Italia e farlo circolare».
La nazionalizzazione è diventata un problema che ad ora appare “insormontabile”. «Un’agenzia autorizzata di pratiche auto tra le più note ed affidabili di città ha inoltrato alla Motorizzazione le richieste necessarie per la nazionalizzazione dell’Eurocargo. Solo che alla Motorizzazione sono estremamente lenti. Troppo lenti. Il mezzo è stato acquistato nel mese di marzo e le richieste sono partite subito. Il 4 di aprile la Motorizzazione aveva già tutto nelle mani per rilasciare documenti che, in ogni altra parte d’Italia, vengono disbrigati in una settimana massimo. Da più di un mese dunque non siamo riuscita ad avere alcun tipo di riscontro o di risposta. All’agenzia di pratiche auto non è mai stato nemmeno detto se i documenti abbiano “qualcosa che non va” o se ci sia qualcosa di errato da correggere. Naturalmente abbiamo provato a chiamare telefonicamente per capire il perché di questi tempi biblici. Ci è stato risposto che avremmo dovuto spiegare e chiedere le cose via mail. Alla posta elettronica prima non hanno risposto poi hanno risposto che avremmo dovuto chiedere lumi... Telefonicamente. Insomma. Un tritacarne burocratico che mette in difficoltà chiunque abbia bisogno di snellezza per lavorare. O almeno di tempi di esecuzione che siano più vicini a quelli che in ogni altra parte d’Italia sono la normalità».