Romano Prodi aveva iniziato con una standing ovation dei partecipanti alla convention di "Energia Popolare" e ha chiuso sotto gli applausi della platea della Fiera di Pievesestina di Cesena. "Grazie per l'affetto con cui mi avete ricevuto. E' stato un invito gradito dopo tanti anni che non parlavo piu nel Pd. E' una giornata per me importante e sono contento che sia qui in Romagna"..
Prodi ha quindi iniziato un'analisi sul "contesto internazionale rischioso per la democrazia", evidenziando che "la sfida internazionale tra Usa e Cina ha ridimensionato sia l'Europa sia la Russia. La Cina va a trovare nel mondo da quattro decenni le cose di cui ha bisogno, allacciando per esempio relazioni commerciali con 54 Paesi africani su 55, e nonostante sia comunista ha avuto rispetto per la democrazia, ma da quando c'è il presidente Xi dal rispetto ai è passati alla sfida, in un mondo dove l'autoritarismo sta crescendo ovunque. Questo ha creato una grande angoscia nel mondo democratico e la Russia è diventata junior partner della Cina, da cui viene sempre più dominata, perché nell'ultimo decennio la Cina è cresciuta di una Russia all'anno".
Cinesi come i siciliani
Il professore ha continuato a tutto campo: "Il ragazzo Kissinger, che oggi ha 100 anni, ricordo una mangiata storica con lui qui in Romagna, ha detto che far unire Cina e Russia è una cosa fessa... alla Cina serve l'alleanza con la Russia ma anche la Cina non condivide la folle guerra che Putin ha iniziato. In tante occasione la Cina è stata in silenzio, a questo proposito voglio ricordare che
i cinesi sono come i nostri siciliani, quando stanno zitti dissentono".
Il futuro dell'Europa
"In questo quadro - ha detto Prodi - l'Unione Europea è sbandata". Una Europa per la quale vede "tre ipotesi per il futuro:
diventare una grande potenza, essere vassalli e invece essere alleati fedeli degli Usa che però hanno una politica unitaria per difendere le proprie ragioni e i propri interessi". Per Prodi questa è la terza strada da percorrere e invece - avverte - "è in corso una nazionalizzazione dell'Europa". E ora "la guerra in Ucraina sta cambiando l'Europa, col riarmo tedesco e la pretesa della Polonia di essere primogenita degli Stati Uniti".
Una sferzata al Pd
Così il professore sul populismo: "
Il populismo è il rifugio del popolo che non trova casa e in questi anni non l'ha trovata del Pd". I migranti
Non è mancato un accenno sul tema dei migranti: "Con l'aumento degli sbarchi è tornata la paura, l'Europa deve muoversi ma noi non affrontiamo problema in Italia.
Abbiamo bisogno di forza lavoro e oggi lo ammettiamo, ma non facciamo nulla per trasformarli in forza lavoro, li lasciamo allo sbando... non può avere permesso neppure chi si laurea in Italia... Il riformismo si fa con queste battaglie concrete".
Salario minimo e sanità
La seconda parte del suo discorso è stata dedicata a questioni più interne. Sostegno alla lotta per il salario minimo di 9 euro all'ora, lotta contro i continui tagli alla sanità pubblica, un "ambientalismo realista", introduzione del servizio civile obbligatorio e
contrasto all'evasione fiscale, che "vale ogni anno un intero Pnrr" sono alcuni dei punti su cui ha invitato il Pd a lanciare una nuova stagione riformista, con un "radicalismo dolce".