Cesena: "Servono novità anti burocrazia per salvare i raccolti"

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All’agricoltura italiana servono almeno centomila lavoratori stagionali per garantire le campagne di raccolta estive di frutta e verdura. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’arrivo del grande caldo accelera la maturazione nei campi e rende ancora più urgente far fronte alla carenza di manodopera.

Rispetto all’anno scorso - precisa la Coldiretti - le quote di lavoratori extracomunitari ammessi per decreto in Italia è stato alzato a 69mila e di questi, la fetta riservata all’agricoltura è di 42mila posti, a fronte dei quali sono però pervenute circa 100mila domande.

La presenza di lavoratori stranieri è diventata strutturale nell’agricoltura italiana. «Si tratta soprattutto - spiega Massimiliano Bernabini Presidente di Coldiretti Forlì-Cesena - di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli. Ma con strumenti concordati con i sindacati, occorre consentire anche ai percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter collaborare temporaneamente alle attività nei campi» spiega Bernabini che chiede anche «Un piano per la formazione professionale e misure per ridurre la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro».

E’ stato rinnovato il Ccnl degli operai agricoli che interessa 1,2 milioni di lavoratori impegnati nelle campagne a garantire l’approvvigionamento alimentare delle famiglie italiane in un momento di grande incertezza a livello internazionale con accaparramenti, blocchi, speculazioni e rincari sui prodotti agroalimentari a causa della guerra in Ucraina.

Coldiretti lo ha firmato assieme a Fai-Cisl, Uila-Uil e Flai-Cgil proprio alla vigilia delle più importanti campagne di raccolta dei prodotti agricoli. «Si tratta - spiega Alessandro Corsini Direttore di Coldiretti Forlì-Cesena - di un importante segnale di responsabilità di imprese e lavoratori del settore agricolo nazionale di fronte ad una emergenza mondiale».

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